Economia

La Borsa crede a un «ritorno» di Axa su Generali

Il titolo vola (+7,3%) sulle voci di cessioni finalizzate a una aggregazione

Nelle sale operative non è dispiaciuta l'ipotesi, rivelata ieri dal Giornale, che Generali potrebbe cedere le attività assicurative in Francia. E che Allianz sarebbe interessata all'operazione, tanto che sarebbe già in agenda un incontro tra i vertici delle due compagnie, a Monaco di Baviera. Il titolo del Leone ha fatto un balzo del 7,3%, superando di slancio la quota 13 euro, come non avveniva dal maggior scorso. Chiudendo a quota 13,77 euro.

La società, che non commenta abitualmente le indiscrezioni, non ha comunque smentito. Anche se fonti vicine al gruppo facevano ieri notare che l'ipotesi della dismissione di Generali France già sarebbe stata esclusa in passato dagli attuali vertici triestini. Dopodiché bisognerebbe capire se un tale progetto può tornare di attualità ora che il tema della redditività è stato messo al centro della strategia operativa dall'ad Philippe Donnet. Che vuole puntare sui Paesi dove i premi crescono a due cifre e i rendimenti sono meno piatti di quelli della zona euro. Non è il caso della Francia, quindi; anche se Parigi è una presenza commerciale che, per storia e prestigio, non si presta facilmente all'idea di una dismissione. I tempi però sono cambiati e, come si sa, tutte le attività del gruppo sono ormai sottoposte a una sorta di «prova del nove» rispetto ad efficienza e redditività. Chi non la passa è destinato a correzioni di altro tipo, comprese quelle degli esuberi che, pur non essendo stati quantificati da Donnet nell'aggiornamento del piano di fine novembre, si sa che sono nell'ordine del 10% dei dipendenti del gruppo (circa 8mila dunque).

Ma a interessare gli investitori, ieri, non è stata tanto l'ipotesi di vendere Generali France ad Allianz, quanto quello che potrebbe accadere dopo. L'operazione, infatti, sarebbe propedeutica ad eliminare in Francia le potenziali sovrapposizioni tra Generali e Axa, in vista di una successiva aggregazione tra i due big assicurativi. Un'operazione che, visti gli attuali rapporti di forza, si presenta più come un take over dei francesi. Il che rende i titoli Generali appetibili sul mercato.

Di tutto ciò non ci sono al momento evidenze. Ma tante coincidenze che convergono tutte verso un maggior peso di azionisti e manager francesi nelle società finanziarie italiane. Una tendenza inziata già da un paio di anni, che ha nella figura di Vincent Bolloré, grande socio di Mediobanca, la punta di diamante. E che ora, con il vuoto di potere seguito al referendum e alle dimissioni del governo Renzi, può riprendere vigore.

MZ

Commenti