Economia

Borse, Tokyo affonda dopo il crollo di Wall Street

La Borsa di Tokyo perde il 5% con gli investitori spaventati dalle molteplici incertezze politiche ed economiche che arrivano dagli Stati Uniti

Borse, Tokyo affonda dopo il crollo di Wall Street

Le tensioni di Wall Street mandano a picco anche la Borsa di Tokyo che a mezzogiorno segna un calo di oltre il 5% con gli investitori spaventati dalle molteplici incertezze politiche ed economiche che arrivano dagli Stati Uniti.

L’indice di punta del Nikkei ha avviato la giornata con un calo di oltre il 3%, che si è poi accentuato nel corso della mattinata raggiungendo oltre il 5%, una caduta di oltre mille punti, inedito dal 6 febbraio scorso. Ha toccato quota 19.138,88 punti, il livello più basso da aprile 2017, in un contesto di rafforzamento netto dello yen. Vanno male anche gli altri principali indici del continente: i mercati azionari cinesi hanno subito un calo drastico. L’indice di Shanghai ha perso il 2,40% a mezzogiorno e quello di Shenzhen il 2,82%.

Ecco cosa sta succedendo

Ma cosa sta succedendo? Alla base del malessere c'è la chiusura in profondo rosso di Wall Street che ha segnato il calo più ampio mai registrato per una vigilia di Natale. Il Dow Jones ha lasciato sul terreno il 2,86% a 21.802,38 punti, il Nasdaq ha perso il 2,21% a quota 6.192,92 e lo S&P 500 ha bruciato il 2,68% a 2.351 punti. I mercati Usa hanno chiuso in anticipo per le festività.

La pioggia di vendite su Wall Street si è scatenata dopo l'ennesimo attacco del presidente americano, Donald Trump, alla Federal Reserve. "L’unico problema che ha la nostra economia è la Fed", ha scritto su Twitter il presidente americano facendo tracollare il Dow Jones di oltre 650 punti. È la quarta seduta negativa consecutiva per Wall Street.

A preoccupare i mercati, poi, anche le dichiarazioni del ministro del Tesoro Usa, Steven Mnuchin, che domenica ha diffuso una inusuale dichiarazione segnalando che lo stato di salute delle banche Usa è solido. Una precisazione che ha sollevato dubbi sulla solidità di tutti gli altri settori.

Ma in tutto questo si va anche aggiunge lo shutdown, la paralisi dell’amministrazione Usa perché non è stato trovato un accordo sul bilancio del governo.

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