Economia

Calzaturieri, appello per la tutela dell'export verso la Russia

Il presidente di Assocalzaturifici, Cleto Sagripanti: preoccupati per la crisi ucraina, già a theMicam c'è stato un crollo di buyer russi, il governo non dimentichi la tutela della manifattura made in Italy

Sale sempre di più la preoccupazione del settore calzaturiero per le relazioni commerciali con la Russia, "un mercato strategico che non può essere liquidato rapidamente e che rappresenta una destinazione fondamentale per l'export manifatturiero italiano e in particolare per il settore calzaturiero, pesando circa l'8 per cento sull'intero export di calzature made in Italy" dice Cleto Sagripanti, presidente di Assocalzaturifici, riferendosi alla crisi ucraina. "Per ora il blocco alle importazioni è limitato ad alcuni settori e ai soli enti pubblici russi ma, se queste misure dovessero allargarsi, per la nostra manifattura la situazione diventerebbe irreparabile, soprattutto per le tante aziende calzaturiere italiane che hanno rapporti commerciali prevalentemente con la Russia".

"Già durante la nostra manifestazione theMicam, che si è chiusa mercoledì scorso a Milano, abbiamo visto i primi segni tangibili di questa situazione - prosegue Sagripanti in una nota - con un crollo preoccupante dei buyer dall'area russa.

Vogliamo lanciare un segnale forte alla politica, sollecitando il governo italiano a non dimenticarsi per l'ennesima volta della nostra eccellenza manifatturiera e tutelare un patrimonio di qualità, tradizione e, non da ultimo, posti di lavoro, che conta il 4 per cento del Pil italiano".

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