Economia

Caprotti vuole vendere l'Esselunga: ecco chi è interessato a comprarlo

Domani il cda per dare a Citigroup il mandato per raccogliere le offerte di acquisto. Blackstone, Cvc e Walmart già interessate a prendersi Esselunga

Caprotti vuole vendere l'Esselunga: ecco chi è interessato a comprarlo

L'era Caprotti è agli sgoccioli? Chi può dirlo? Sta di fatto che Citigroup selezionerà le manifestazioni d'interesse per rilevare il controllo di Esselunga. Per domani è stato infatti convocato un consiglio di amministrazione del colosso fondato da Bernardo Caprotti che, come rivela Repubblica, "dovrebbe dare mandato alla banca d'affari americana per vendere e negoziare una partecipazione di controllo nella società della grande distribuzione".

A sognare il controllo dell'Esselunga, la regina di tutti i supermercati d'Italia, sono moltissimi gruppi. Non solo perché il colosso della grande distribuzione è una vera e propria macchina da soldi, ma anche perché è il sinonimo di qualità. A fine agosto, secondo fonti finanziarie sentite da Repubblica, "Blackstone avrebbe fatto pervenire a Caprotti una manifestazione d'interesse per rilevare il 60% di Esselunga, con un'opzione sul restante 40% del gruppo nel caso in cui il fondatore decidesse di cedere tutto, o venisse a mancare la fiducia tra i due contraenti". Alla porta del patron di Esselunga, però, la fila è davvero lunga. Ci sono anche i fondi anglosassoni di Cvc che, stando alle indiscrezioni lasciate trapelare da chi è impegnato in prima persona nella trattativa, avrebbe presentato una proposta più interessante rispetto a quella di Blackstone che avrebbe, invece, posto troppi paletti su alcune aree immobiliari. "Tuttavia - si legge ancora su Repubblica - non è neppure da escludere che una serie di immobili occupati dal gruppo, alla fine vengano scorporati dal perimetro oggetto di vendita. E a seconda di quali immobili verranno ceduti insieme ai supermercati la valutazione di Esselunga può oscillare da 4 a 6 miliardi, debiti compresi".

Oltre a Blackstone e Cvc anche Walmart, che nel 2004 era già stato a un passo dall'acquisto di Esselunga, avrebbe già iniziato a sondare il terreno. La partita, insomma, è tutta aperta. Anche perché, come spiega Repubblica, "se si aprisse una vera e propria gara potrebbero spuntare offerte anche da qualche rivale", come la francese Carrefour. Ma il 91enne Caprotti vuole andare fino infondo? Chi gli è vicino spiega che il suo obiettivo è assicurare al suo impero un futuro e una governance in grado di vincere le nuove sfide del mercato. In questo modo risolverebbe, una volta per tutte, gli annosi problemi coi figli Giuseppe e Violetta, avuti durante il primo matrimonio, evitando l'ardua impresa di metterli d'accordo con Marina, la terzogenita avuta dall'attuale moglie Giuliana Albera.

"La maggior parte del patrimonio dell'imprenditore è concentrata su Esselunga e sugli immobili occupati dai supermercati - conclude Repubblica - per i tre figli e per l'attuale moglie sarebbe molto difficile immaginare una spartizione consensuale dell'eredità, senza pregiudicare la gestione".

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