Economia

Carburanti, l'Economist: i rincari maggiori in Italia

Il quotidiano pubblica i dati relativi agli aumenti sul prezzo della benzina. Il nostro Paese guida la classifica degli Stati in cui i rincari sono stati più incisivi

Carburanti, l'Economist: i rincari maggiori in Italia

Il prezzo della benzina aumenta. E non solo in Italia. Con un assist importante dato dalla crisi economica, il costo del carburante è in crescita in molti Paesi del mondo. 

Negli Stati Uniti, dove un litro di carburante costa ormai 1,06 dollari, prezzo al di sopra della media. Che sembra destinato a crescere ulteriormente e a diventare uno dei temi caldi della campagna elettorale.

In molti Paesi europei la situazione non è di certo più rosea. Un quadro generale lo traccia l'Economist, che realizza un grafico con i dati sull'aumento della benzina tra febbraio 2011 e febbraio 2012. E evidenzia in Italia l'aumento più consistente.

In un anno, si legge nel grafico, i prezzi al distributore sono cresciuti nel nostro Paese del 18%, raggiungendo l'equivalente di 2,30 dollari. Dato che in realtà non è neppure aggiornato agli ultimi rincari, che hanno fatto salire il costo della benzina ben oltre l'1,72 euro circa riportato dal quotidiano.

Aumenti notevoli hanno interessato anche Ungheria, Polonia e Lettonia, dove però il prezzo è ancora sotto i 2 dollari al litro. In Francia il costo del carburante è invece diminuito di qualche punto percentuale. A febbraio un litro di benzina costava 2,10 dollari.

Prezzi alti, ma con aumenti comunque più contenuti, si sono registrati in Norvegia (2,58 dollari/litro), Paesi Bassi (2,32 dollari/litro) e Grecia (2,27 dollari/litro).

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