Economia

Cdp, Gallia diventa anche dg

Nuovo round di nomine: a Pattofatto le partecipazioni. Utili giù del 24%

Nuovo giro di poltrone in Cassa Depositi e Prestiti dopo il rinnovo anticipato dei vertici e l'arrivo alla presidenza di Claudio Costamagna.

Il consiglio di amministrazione che si è riunito ieri ha infatti assegnato all'amministratore delegato Fabio Gallia anche l'incarico di direttore generale. Mossa che, secondo alcuni osservatori, può essere considerata come un «premio» in termini di stipendio per l'ex ad della Bnl. Gallia prenderà le deleghe fin a oggi affidate a Andrea Novelli che assumerà l'incarico di amministratore delegato di Simest (controllata al 76% dal Cdp).

Nel consiglio di amministrazione della Sace (interamente posseduta dalla Cassa) entreranno invece Luigi Chessa, attuale capo del Legale di Cdp, e Simonetta Iarlori (chief operation officer), in sostituzione dei dimissionari Leone Pattofatto e Maria Elena Cappello. Strategica, la poltrona assegnata a Leone Pattofatto (un altro ex banchiere, fino al 2013 aveva seguito le operazioni di fusione e acquisizione per l'Italia del Credit Suisse) che è stato nominato responsabile delle partecipazioni di Cdp e designato amministratore delegato di Cdp Reti (controllata al 59,1% da Cdp attraverso Snam e Terna). Infine il cda ha confermato l'attuale direttore finanziario Fabrizio Palermo come dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

La nuova squadra dovrà far crescere l'utile netto di Cdp, che nel primo semestre 2015 è sceso del 24% a 916 milioni. L'attivo è salito del 6% a 372 miliardi, mentre lo stock di crediti è rimasto stabile a 103 miliardi; il patrimonio netto si attesta a 19,4 miliardi (-0,7%). La raccolta complessiva si attesta a 350 miliardi (+8% rispetto a fine 2014), di cui 253,5 miliardi relativi alla raccolta postale (+0,6%).

Nel corso del semestre, Cdp ha mobilitato e gestito risorse a supporto del Paese per oltre 5 miliardi: gli impieghi nel settore delle infrastrutture superano il miliardo (+87%); i finanziamenti concessi agli enti pubblici salgono a 1,3 miliardi (+53%) mentre le risorse mobilitate in favore delle imprese sono pari a 3 miliardi. Il margine d'interesse è risultato pari a 380 milioni (-47%).

Per quanto riguarda i risultati consolidati del gruppo - ovvero quelli che comprendono le controllate Sace, Simest, Fintecna, Fondo Strategico Italiano, Cdp Immobiliare e Cdp sgr - le risorse mobilitate e gestite sono state pari a circa 12 miliardi (+34% rispetto allo stesso periodo del 2014), il patrimonio netto è pari a circa 35,5 miliardi (+0,8%) mentre l'utile si attesta a circa 1,128 miliardi, in diminuzione del 26% rispetto allo stesso periodo del 2014.

«La semestrale varata oggi dal cda dimostra che Cdp è molto cresciuta.

Costamagna-Gallia la faranno crescere ancor più», ha cinguettato su Twitter l'ex presidente Franco Bassanini, commentando i risultati.

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