Economia

«Cellnex sarà il big delle torri in Europa»

Il gruppo pronto allo shopping in Italia

Cellnex è pronta ad investire ancora in Italia. La società spagnola quotata in Borsa e di cui Abertis continua a detenere un 34%, dopo aver acquistato le torri di trasmissione di Wind e Atlantia è ora in corsa per rilevare una quota del 40% di Inwit insieme al fondo infrastutturale F2i. Secondo indiscrezioni però al momento sarebbe Ei Towers ad aver fatto l'offerto più alta ma solo per una quota di minoranza (29,9%) per cui pagherebbe circa 850 milioni. Mentre quella di Cellnex che si baserebbe su una valorizzazione del 100% di Inwit sarebbe più bassa del 10%. Ancora inferiore sarebbe l'offerta del terzo partecipante alla gara per Inwit, American Towers. Le offerte però al momento non sono vincolanti: quelle che conteranno davvero sono quelle che arriveranno entro metà marzo dopo l'accesso alla data room. Cellnex potrebbe diventare dunque il maggior operatore italiano in questo business che promette ricavi sicuri. La società, quotata in borsa a Madrid, capitalizza 3,9 miliardi di euro e gestisce una rete di circa 15mila torri in Spagna e in Italia. «Siamo piccoli rispetto ai giganti statunitensi del settore come American Towers che capitalizza 30 miliardi di dollari- ha spiegato Toni Brunet direttore delle relazioni esterne di Cellnex- Ma in Europa diverse compagnie telefoniche saranno intenzionate alla vendita della loro infrastruttura passiva e dunque abbiamo un grosso potenziale di crescita». Il primo passo è quello che porta a Inwit. Da questa operazione potrebbe oltretutto passare anche l'ulteriore consolidamento del settore in Italia, dato che alcuni analisti vedono già la possibilità che anche le torri per il broadcast televisivo di Ei Towers e di Raiway potrebbero alla fine confluire in una sola società. Il consolidamento del settore potrebbe essere favorito dalla presenza rassicurante nell'operazione di F2i, ossia il fondo che fa capo a Cdp. L'integrazione di Inwit e Cellnex potrebbe portare a più di 500 milioni di euro di creazione di valore, in quanto gli analisti ritengono ci possa essere spazio per smantellare fino a 3 mila e 500 siti in quattro anni. Secondo alcune stime una combinazione tra Inwit e Cellnex potrebbe generare 15 milioni di euro l'anno di sinergie a livello di ebitda a partire dal 2018. La società spagnola comunque in Italia impiega già 80 persone direttamente ma ha una rete estesa di fornitori di servizi. Nelle sue torri, oltre ovviamente alle infrastutture di Wind, offre ospitalità anche ad altri operatori come Linkem che grazie a Cellnex è riuscita ad ampliare la copertura della rete.

«Le opportunità per un operatore come noi sono parecchie- ha spiegato Walter Spera managing director in Italia della società- sopratutto quando si incrementerà il business dell'Internet delle cose e degli operatori alternativi alla rete in fibra per la banda ultralarga». MC

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