Economia

Centri per l'impiego: slitteranno le assunzioni dei 5600 "navigator"

Il Decreto del ministro del Lavoro Luigi Di Maio è ancora fermo alla Crte dei Conti. Difficile per le Regioni pubblicare i bandi di assunzione entro il 30 Giugno

Centri per l'impiego: slitteranno le assunzioni dei 5600 "navigator"

Qualcuno maliziosamente diceva che il "reddito di cittadinanza" avrebbe avuto, come solo effetto, l'assunzione dei famosi "navigator", i tuto preposti sostenere i disoccupati nel loro percorso di formazione, riqualificazione e ricerca del lavoro. Il problema, però, è che pur di far partire il reddito di cittadinanza prima delle Europee il Governo ha trascurato la riforma dei Centri per l'impiego ed ora c'è un altro problema: visto che le Regioni hanno competenza sulle politiche del lavoro, non si può fare finta di nulla, così come non si possono ignorare i vincoli posti dalla Costituzione. Ragion per cui è molto probabile che la scadenza del 30 giugno per la pubblicazione dei bandi di assunzione dei navigator dovrà slittare.

In tutto si tratta di 5.600 asunzioni, necessarie a potenziare i Centri per l'impiego. Da mesi si aspetta il decreto del ministro del Lavoro, ma è ancora fermo alla Corte dei Conti e, visto che siamo al 14 giugno, è difficile che le Regioni possano rispettare la scadenza prefissata del 30 di questo mese. Ma facciamo un po' di conti. Come scrive il Sole 24Ore quattromila assunzioni sono finanziate dalla legge di Bilancio (160 milioni annui di finanziamento, ridotti a 120 milioni per il 2019) e prevederanno un contratto a tempo indeterminato. Due i profili interessati: lo specialista del mercato del lavoro e l' operatore del Centro per l'impiego. Le altre 1.600 assunzioni, concordate con l'ex ministro del Lavoro Poletti e recepite nella conferenza Unificata a fine 2017, avverranno con contratto a tempo determinato.

I neoassunti saranno contrattualizzati entro fine anno e andranno ad aggiungersi agli attuali 8mila dipendenti stabili. Nell'arco di tre anni, dunque, l'organico dei Centri raddoppierà, visto che sono previste altre 6mila assunzioni (a tempo indeterminato) entro il 2021. Basterà questo personale? Facciamo un breve confronto: in Germania sono circa 99mila gli operatori in questo settore, di cui 85.900 addetti al rapporto con gli utenti, in Francia 54mila, nel Regno Unito 74mila.

Conterà moltissimo soprattutto la formazione e la qualità del lavoro svolto da questo personale.

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