Economia

Condotte in crisi annuncia la cig

Chiesta anche la proroga di 60 giorni per il concordato preventivo

Tutte le commesse attive di Condotte (circa 4 miliardi di euro di valore residuo) e tutti i lavoratori attuali (circa tremila persone) passeranno nella Newco (la nuova società in fase di costituzione) per tentare il rilancio dell'azienda, attualmente in concordato in bianco. I vertici dell'azienda controllata dalla Ferfina di Isabella Bruno Tolomei Frigerio ieri hanno incontrato i sindacati al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico convocato per affrontare la difficilissima situazione finanziaria del gruppo di costruzioni rimasto a secco di liquidità.

Confermata la richiesta di proroga di 60 giorni per la presentazione del piano concordatario, su cui ancora non c'è una risposta del Tribunale di Roma (ma che si dà per altamente probabile) mentre è in fase finale la trattativa tra le banche e Oxy Capital, il fondo che acquisirà il controllo della newco, e l'obiettivo è arrivare entro un paio di settimane all'accordo, per poi presentare il piano di rilancio entro metà giugno.

Ma è scontro con i lavoratori che ieri hanno incrociato le braccia con un sciopero di 8 ore nella sede di Roma e sui cantieri. Condotte ha chiesto la cassa integrazione da subito per i 150 dipendenti della sede centrale, proposta che i sindacati giudicano «irricevibile» prima della presentazione del nuovo piano industriale.

Nell'incontro di ieri è stata anche confermata la volontà di Oxy di non correre rischi con i «cantieri problematici», e cioè Nodavia/Firenze, appalti in Algeria, Siracusa-Gela (Cosige): conviene tenerli nella Newco, come suggeriscono le banche, per non subire ulteriori perdite, ma Oxy vuole che siano «patrimonio segregato», finanziato dalle banche a loro rischio. Nella bad company (l'attuale Condotte) resterebbero solo i contenziosi e i cantieri chiusi.

Resta da capire cosa intenderanno fare i nuovi proprietari delle «commesse in avvio»: nel portafoglio del gruppo romano ci sono infatti (al netto delle tratte dell'Alta Velocità, le cui quote in Brescia-Verona e Verona-Padova saranno probabilmente cedute), otto appalti da avviare per 1,1 miliardi in quota Condotte.

RE

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