Economia

Confcommercio: "Peso tasse insostenibile, così si frena la ripresa"

Il presidente di Confcommercio al governo: "Tagli le tasse per far ripartire il Paese"

Confcommercio: "Peso tasse insostenibile, così si frena la ripresa"

Il peso del Fisco è "insostenibile" ed è per questo che in Italia la crescita è ancora lenta. Lo sostiene Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, che torna ad attaccare il governo e a chiedere di abbassare le tasse per far ripartire l'Italia.

"Il livello di pressione fiscale del nostro Paese, ormai stabile al 43% , è insostenibile per il nostro sistema produttivo", spiega Sangalli, secondo cui peraltro il sistema fiscale italiano è "complesso e farraginoso" e "incompatibile con qualsiasi realistica prospettiva di crescita robusta, diffusa, duratura".

Pur riconoscendo i risultati ottenuti dal governo sul fronte del contenimento della spesa pubblica, Sangalli sottolinea la necessità "di proseguire in quest'azione e, anzi, rafforzarla". "Le risorse necessarie per ridurre il carico fiscale su famiglie e imprese si possono e si devono trovare agendo su due binari", spiega il leader di Confcommercio, "Da un lato, attraverso una profonda operazione di eliminazione di sprechi e inefficienze che l'aggregato dei consumi pubblici ancora presenta a qualsiasi livello istituzionale, centrale e locale. Dall'altro, attraverso il contrasto all'evasione che consentirebbe, a determinate condizioni, di recuperare oltre 86 miliardi di imponibile evaso e quasi 43 miliardi di gettito da restituire, sotto forma di minori aliquote, ai contribuenti in regola".

La conseguenza? Che tra il 2011 e il 2014 il tasso di evasione fiscale è cresciuto del 5,3%, arrivando al 13% proprio a causa della crescita della pressione fiscale locale di quasi il 30%.

E che se non si trovano altri 8 miliardi nella manovra autunnale scatteanno le clausole di salvaguardia: l'aumento dell'Iva e delle accise.

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