Economia

Confindustria punta 30 milioni sul Sole

Ma al gruppo ne servono almeno 50. Trimestre in rosso per 28,2 milioni

Confindustria punta 30 milioni sul Sole

All'aumento di capitale per cassa «da non meno di 50 milioni» del Sole 24 Ore Confindustria parteciperà con un importo fino a 30 milioni «a condizione di mantenere il controllo della società e che la medesima ottenga l'intera dotazione patrimoniale e finanziaria necessaria a dare esecuzione al piano».

Lo ha deciso ieri il cda presentando anche un'integrazione al documento di manovra finanziaria in attesa di conoscere gli effetti sui conti della vendita della quota di minoranza dell'area Formazione ed Eventi. Le offerte non vincolanti sono attese entro la fine di maggio e quelle vincolanti nei primi giorni di giugno. Quanto ai restanti 20 milioni di aumento non sottoscritti dal socio di controllo, è prevista l'organizzazione di un consorzio di garanzia. L'accordo con le banche finanziatrici verrà sottoscritto entro giugno. L'assemblea che sarà chiamata ad approvare bilancio 2016 e aumento è stata fissata per il 28 giugno. Intanto la prima trimestrale è stata chiusa con 68,6 milioni di ricavi (-11,4% rispetto allo stesso periodo del 2016) e una perdita di 28,2 milioni (-11,6 milioni nel primo trimestre 2016). L'indebitamento finanziario netto è peggiorato di 2,6 milioni. La diffusione cartacea sommata a quella digitale è di circa 191mila copie medie (-12,4% rispetto al 2016).

Nel frattempo, si riagitano le acque in casa dell'azionista di controllo. Lo scorso 12 Aprile il Consiglio Generale di Assolombarda, la maggiore associazione territoriale di Confindusrtia, ha scelto come presidente Carlo Bonomi con uno scarto di 9 voti sul brianzolo Andrea Dell'Orto. Ieri Bonomi ha presentato la sua squadra al consiglio generale che l'ha approvata (su 91 votanti i voti a favore sono però stati 77, due le schede nulle e 12 le bianche). Tra i vicepresidenti spuntano anche due dei tre saggi che hanno seguito la candidatura: Fabio Benasso di Accenture e Antonio Calabrò di Pirelli.

Alcuni imprenditore si sono lamentati di non essere adeguatamente rappresentati perchè dei 12 vicepresidenti oltre a Dell'Orto - entrato di diritto dopo essere stato nel frattempo rieletto al vertice del presidio di Monza e Brianza - c'è solo un altro rappresentante dell'area (Giuseppe Fontana con delega ai trasporti).

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