Economia

In Consob inizia l'era Nava Obiettivo: prevenire le crisi

Il neo presidente non risponderà alla politica, domani l'incontro con i dipendenti. Più peso alla sede di Milano

In Consob inizia l'era Nava Obiettivo: prevenire le crisi

Primo giorno di scuola milanese per Mario Nava che ieri si è insediato al timone della Consob. Partendo dalla capitale finanziaria dove ha sede la Borsa per far visita al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e presentarsi ai dipendenti dell'ufficio distaccato della Commissione. Meneghino di nascita, intende presidiare meglio la piazza di Milano, dove terrà una riunione di Commissione almeno una volta la settimana.

Europeista convinto, il nuovo presidente intende varare una ristrutturazione che permetta in futuro alla Commissione di giocare d'anticipo, ovvero «ex ante», rispetto alle crisi finanziarie e non più ex post, quando i buoi sono ormai scappati. Un altro importante obiettivo da conseguire, ha ribadito ieri ai dipendenti dell'Authority, sarà quello di attrarre gli investitori stranieri sul mercato italiano, sfruttando anche l'occasione della Brexit, e fare in modo che quelli italiani scommettano sul nostro Paese, senza dirottare altrove le risorse. Presentando qualche mese fa davanti alle commissioni Finanze riunite di Camera e Senato, Nava aveva anche annunciato una «sinergia strettissima» con la Banca d'Italia, l'Ivass (l'autorità che vigila sulle assicurazioni) e il ministero del Tesoro.

Nel palazzo della Consob di Roma Nava arriverà oggi e ha già chiesto un incontro al sindaco della Capitale, Virginia Raggi. Quella milanese è stata dunque una tappa intermedia del trasloco da Bruxelles dove ha ricoperto, dal 2016, il ruolo di direttore per la sorveglianza del sistema finanziario e della gestione delle crisi della Commissione europea, occupandosi di molti dossier economici. Laureato in Economia alla Bocconi, Nava è stato anche consigliere di Romano Prodi negli anni trascorsi a Bruxelles come presidente della Commissione e nello staff di Mario Monti quando era commissario Ue per il Mercato interno.

Con l'insediamento di ieri si è così completato l'iter per la nomina, partito dall'indicazione del Consiglio dei ministri del governo Gentiloni del 22 dicembre scorso e passato per l'audizione e il voto delle commissioni parlamentari del 17 gennaio. Una figura tecnica e non politica, quella di Nava, sponsorizzata dal Quirinale e gradita alle autorità europee. Il 10 aprile è stato nominato con decreto del presidente Sergio Mattarella che ha ottenuto il via libera della Corte dei Conti. Arriva a Roma da Bruxelles in distacco di tre anni rinnovabili (e non in aspettativa per conservare gli scatti di carriera) rispetto ai sette che dura il mandato di presidente Consob. Scelta che ha già sollevato qualche perplessità.

Per domani pomeriggio Nava ha convocato via mail un incontro informale con tutti i funzionari e dipendenti della Commissione nell'auditorium della sede romana. Il debutto con i big della comunità finanziaria è invece atteso in occasione della relazione annuale in Borsa - la data non è stata ancora fissata ma presumibilmente si terrà a metà giugno - quando terrà il suo primo «discorso al mercato». Nel frattempo, la prima mossa è stata «fischiare» sul campo di Telecom: oggi il gruppo di tlc ha convocato un cda straordinario proprio su richiesta della Consob per integrare le informazioni necessarie per l'assemblea del 24.

Sul tavolo Nava ha anche il faldone Saipem: dai rilievi Consob la perdita del 2015 sale a 2,6 miliardi mentre il rosso 2016 scende da 2,08 miliardi a 368 milioni.

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