Economia

Il consolidamento sul mercato dei telefonini potrebbe portare a nuove alleanze

Il consolidamento sul mercato dei telefonini potrebbe portare a nuove alleanze

Oi, il quarto operatore di telefonia mobile brasiliano, ha confermato ieri l'interesse per Tim Brasil. Il fatto non stupisce data l'ondata di consolidamento in atto in tutti i mercati del mondo. Il problema di Oi è che non ha i soldi per una simile operazione. Tim Brasil vale infatti in Borsa circa 10 miliardi di euro e, oltretutto, Telecom non si accontenterebbe di questa cifra ma ne vorrebbe almeno il doppio.

Oi ha altresì specificato di non aver trovato ancora potenziali partner per una offerta. Si sa che è in trattativa con America Movil, che in Brasile possiede Claro, il terzo operatore. Claro però, dato che America Movil è il maggiore operatore del Sudamerica presente in diversi Paesi con una quota di mercato enorme in Messico, non ha particolari problemi di sinergie da risolvere essendo ben piazzata in molti mercati attigui al Brasile.

Oi invece potrebbe averne anche perchè l'asta per le frequenze Lte è alle porte con l'esborso di denaro che comporta per assicurarsi quelle più pregiate. La società ha conferito mandato alla banca d'affari Btg Pactual per trovare un partner per acquisire Tim Brasil. L'incarico però potrebbe essere più difficile del previsto dato che l'Anatel, l'antitrust brasiliano, ha già specificato di essere contrario a uno spezzatino del gestore mobile, il secondo del Paese con circa 70 milioni di abbonati. Insomma per Telecom, che il 25 settembre saprà l'esito della chiusura della vendita a Fintech della controllata argentina, si prospetta una situazione di stallo sul fronte sudamericano. Infatti l'ok delle authority argentine, a cui era vincolata l'operazione, non è ancora arrivato.

A questo punto anche l'ad di Telecom Marco Patuano si è detto pronto a rinunciare alla vendita, riportando il dossier in cda per valutare le strategie. Telecom dunque potrebbe anche pensare a una riorganizzazione in Sudamerica, creando sinergie e risparmi tra Argentina e Brasile. Un'altra possibilità potrebbe essere quella di una integrazione con Oi, ipotesi questa che renderebbe i due gruppi più saldi nel caso che Vivo, ossia Telefonica, riuscisse nell'intento di acquistare l'operatore a fibra ottica Gvt.

Ma la partita principale per la società guidata da Patuano è giocata in Italia, dove la società deve imbastire una strategia per vendere al meglio agli utenti finali la sua rete in fibra ottica e gli abbonamenti alla rete mobile Lte a banda ultralarga. In questo ambito, dunque, un accordo forte, anche societario, con un fornitore di contenuti tv potrebbe essere la carta vincente. Ieri il Titolo Telecom è salito dell'1,4% a 0,93 euro.

Macquarie ha alzato il target price a 1,05 euro da 0,90 precedenti.

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