Economia

Il consulente fa la differenza

Il mondo della consulenza finanziaria si è ritrovato a Roma questa settimana per i lavori di Consulentia19. Tre giorni di convegni, confronti, di momenti di riflessione. Tre giorni in cui l'intero sistema si è interrogato sul momento che il Paese sta vivendo, anche in funzione della gestione del risparmio. Se il 2018 è stato l'anno «orribile» dei mercati, l'anno in cui quasi tutto ciò che è stato acquistato al primo gennaio, si è ritrovato in territorio negativo al 31 dicembre; ebbene proprio il 2018, probabilmente, è l'anno nel quale la consulenza si è differenziata per qualità nei confronti dei canali tradizionali della distribuzione finanziaria. Sono i numeri del risparmio gestito a testimoniarlo. Dopo due anni di fortissime crescite, 56 miliardi di raccolte nel 2016 e 96 nel 2017, l'intero sistema ha totalizzato un misero +7 miliardi di risparmio gestito, 7 miliardi cui hanno contribuito con 13 miliardi le «reti» di consulenza che, con il loro apporto hanno evitato che il sistema, chiudesse l'anno in rosso.

Fin qui i numeri. Ma cosa c'è dietro? Persone. I risparmiatori e le loro vite. Molti, spaventati dal 2018, hanno disinvestito incrementando la sfiducia verso il mondo dell'intermediazione del risparmio, che, invece avrebbe bisogno di guadagnare autorevolezza per accompagnare gli italiani verso un futuro difficile da decifrare.

I consulenti invece, con saldi di raccolte positive, hanno assistito meglio i loro clienti, facendo in modo che non disinvestissero sulla scorta dell'emotività e che mantenessero fede ai loro obiettivi, probabilmente anche perché meglio condivisi in partenza, e sufficientemente assistiti nei momenti di difficoltà. Ma chi conosce questi numeri e queste differenze di approccio? Forse nessuno, oltre i consulenti stessi. Questo è il vero limite di un Mondo che invece dovrebbe urlare ai quattro venti la propria unicità e capacità nel saper prendere per mano i risparmiatori. Le notizie negative corrono in fretta anche perché quelle positive restano chiuse in un cassetto.

leopoldo.

gasbarro@me.com

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