Economia

Conto alla rovescia per le offerte Rcs

Consob riprende l'esame del prospetto Cairo, l'ok per il 27. E Bonomi presenta il suo: il via libera a metà giugno

Conto alla rovescia per le offerte Rcs

L'Opa da 70 centesimi presentata dalla cordata composta dalla Investindustrial di Andrea Bonomi al fianco del poker di soci storici (Pirelli, Mediobanca, Unipol e Della Valle) «non è stata concordata né preventivamente comunicata alla società». È questo il passaggio messo nero su bianco nel comunicato di Rcs diffuso ieri al termine del cda, che ha appunto esaminato l'offerta arrivata sul tavolo lo scorso 16 maggio. Senza entrare nel merito, il board ha comunque rilevato che il prezzo proposto di 0,70 euro risulta a premio a tre, sei e dodici mesi, calcolando le medie del titolo dal 13 maggio 2016 (ultimo giorno di Borsa aperta prima della comunicazione al mercato dell'Opa). Calcolando, invece, le medie del titolo Rcs dall'8 aprile, quando Cairo Communication aveva annunciato la sua Ops, il corrispettivo risulta «a premio a tre e sei mesi» e «a sconto a dodici mesi». Il cda sottolinea anche che la media delle valutazioni degli analisti che seguono la società esprimeva, all'8 aprile, prezzi target di Rcs pari a 0,81 euro. Quindi più alti dell'offerta messa sul piatto da Bonomi&C. La condizione posta alle banche finanziatrici della società in merito all'indebitamento del gruppo editoriale ha invece «identico contenuto» rispetto a quella posta nel comunicato relativo all'Ops di Cairo. E dunque viene ribadito il rischio per entrambe le offerte che possano interferire con le trattative in corso con le banche creditrici sulla ristrutturazione del debito. Per esaminare entrambe le offerte ricevute, comunque, Rcs ha anche nominato Roberto Tasca come esperto indipendente. Non solo. Il presidente Maurizio Costa (che è anche consigliere indipendente e non esecutivo di Mediobanca) e il consigliere Stefano Simontacchi, in quota a Cairo, hanno infatti deciso di assentarsi nel corso della riunione di ieri e in quelle successive che si terranno sull'esame delle due offerte.

Questa, in sintesi, la prima reazione ufficiale e asetticamente curata dai legali e dagli advisor nell'interesse della società e non dei suoi azionisti. Non si può però dimenticare che l'offerta di Cairo - alla luce anche delle ultime dichiarazioni del proprietario di La7 - mette già nel mirino il management e dunque il cda. Che implicitamente avrebbe invece più garanzie di rimanere al proprio posto con l'offerta di Bonomi e dei quattro soci. Nel comunicato diffuso al termine del board sull'Ops di Cairo del 13 aprile, il corrispettivo offerto era stato definito «significativamente a sconto» ma nei giorni successivi alcuni soci, come Della Valle, avevano parlato di valore non congruo.

Ora la palla passa a Consob: ieri si è concluso il confronto con la Commissione sulle informazioni richieste a Cairo Com il 6 maggio a integrazione del prospetto. Può dunque ripartire il conto alla rovescia per l'approvazione, attesa per la fine della prossima settimana. Bonomi e soci hanno invece fatto più in fretta: ieri è stato presentato in Consob il documento dell'Opa annunciata il 16 maggio che sarà lanciata da un veicolo societario, a oggi ancora in fase di costituzione. Considerando quindi i tempi tecnici della Commissione, l'offerta della cordata messa insieme da Mediobanca partirà in Borsa a fine giugno quando la «caccia» ai soci da parte dell'editore torinese sarà ancora aperta. Nel frattempo, a Piazza Affari il titolo Rcs ha chiuso con un -0,5%% a 0,72 euro, dunque sopra il prezzo dell'Opa.

Il mercato sembra quindi scommettere su un rilancio o sull'arrivo di un partner finanziario per Cairo Com che ieri ha segnato un +0,7% a 4,7 euro.

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