Economia

"Così Intesa Vita sarà tra le big 4 dei Danni"

Il capo delle polizze di Ca de' Sass: «Entro il 2021 premi a 2,5 miliardi. Più investimenti sulla rete»

"Così Intesa Vita sarà tra le big 4 dei Danni"

Diventare una delle prime quattro compagnie assicurative nel ramo Danni in Italia e la prima per i prodotti diversi dall'Rc auto dedicati al retail, alzando l'asticella dei premi lordi dai circa 400 milioni dell'anno scorso a 2,5 miliardi nel 2021. Sono gli obiettivi di Nicola Fioravanti, al timone di Intesa Vita e responsabile della divisione Insurance di Intesa Sanpaolo, il cui sviluppo è uno dei passaggi cruciali del nuovo piano industriale varato lo scorso 6 febbraio dall'ad Carlo Messina.

Come è andato il primo trimestre?

«La divisione Insurance ha messo a segno un risultato economico di rilievo, tale da contribuire per il 12% al risultato corrente lordo del gruppo. Il risultato netto consolidato passa dai 201,1 milioni del 31 marzo 2017 a 204,3 milioni del 31 marzo 2018 con un aumento dell'1,6 per cento. Sono cresciute anche le masse gestite: nei primi tre mesi hanno superato i 151,9 miliardi rispetto ai 151,3 miliardi di dicembre 2017.

Su quali binari intendete sviluppare la crescita dei ricavi?

«Nell'assicurazione Danni la direzione sarà quella di rafforzare la capacità distributiva e l'efficacia commerciale nelle filiali della divisione Banca dei Territori. Stiamo completando l'inserimento di circa 220 specialisti della tutela assicurativa a supporto delle filiali. Prevediamo l'aumento delle polizze al giorno per filiale da 0,3 a circa 3 e un programma di supporto dedicato per circa 30mila persone e circa 300 milioni di investimenti entro il 2021 in tecnologia ed iniziative di comunicazione sul nostro modello, unico in Italia, di Bancassurance».

Quindi è prevista una maggiore penetrazione sul canale bancario?

«Intesa Sanpaolo ha 12 milioni di clienti, con un tasso di penetrazione delle polizze non motor del 5 per cento. Qui ci sono importanti spazi di crescita, ed infatti nel piano abbiamo un target del 18%. Ma al di là di diversificare la fonte di ricavi il nostro obiettivo è passare dall'essere un eccellente asset manager a diventare anche risk manager affinchè i nostri clienti possano liberare liquidità».

La sfida con i big delle polizze si gioca anche sul campo dell'assistenza post vendita e dei sinistri. Come la gestirete?

«Riducendo i tempi di liquidazione e aumentando l'efficienza dei processi con ad esempio le perizie a distanza. Verrà rafforzata l'assistenza post vendita per rispondere all'aumento dei volumi di attività, con circa 500 persone full-time in più e innovazioni tecnologiche».

A proposito di tecnologia, il Fintech sta cambiando le priorità strategiche del credito e delle assicurazioni. Per accelerare nel Danni punterete anche a vendere polizze online?

«Vogliamo sviluppare una piattaforma digitale, un canale diretto per attrarre clientela esterna al gruppo».

Il portafoglio prodotti verrà aggiornato?

«La nuova filosofia di vendita comprende anche il lancio , da giugno, di un nuovo prodotto ombrello che consentirà al cliente di acquistare, togliere, aggiungere e modificare diverse garanzie e servizi a seconda dell'esigenza e del momento».

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