Economia

"Così Visionnaire punta al raddoppio"

L'ad Gentilini: «Nel 2023 ricavi a 80 milioni. E 20 nuove aperture»

"Così Visionnaire punta al raddoppio"

L'ingresso in nuovi mercati, il consolidamento della presenza in quelli esistenti, il rafforzamento manageriale e l'apertura di nuovi punti vendita sosterranno il raddoppio delle dimensioni di Ipe, azienda bolognese leader nel design di lusso con il brand Visionnarie, entro i prossimi 5 anni. Lo dice al Giornale Andrea Gentilini, ad del gruppo entrato nel 2016 nell'azienda fondata 60 anni fa dalla famiglia Cavalli (attualmente al 18% del capitale) e oggi controllata dal fondo Ergon Capital Partners (al 66%) e partecipata, per la quota rimanente da Alto Partners.

«In questi due anni abbiamo lavorato per strutturare l'azienda in modo tale da preparala alle nuove sfide sul fronte internazionale anche attraverso gestione dei processi creativi in modo organico e funzionale» commenta Gentilini per poi aggiungere: «Abbiamo chiuso il 2018 con un giro d'affari di 45 milioni (dai 44,6 milioni del 2017), un record nella storia del gruppo, e un margine operativo lordo al 24% delle vendite (dal 22,7% dell'esercizio precedente). E puntiamo a oltrepassare gli 80 milioni di vendite nel 2023 mantenendo elevata la redditività nonostante i maggiori investimenti previsti per sostenere le nuove aperture, almeno venti entro il 2023, e il rafforzamento del piano di comunicazione».

L'azienda produce i suoi 3mila articoli a catalogo (oltre alle innumerevoli declinazioni per esaltare l'unicità del pezzo richiesta dai clienti) in Italia, ma genera la quasi totalità delle vendite oltre confine grazie anche ai 30 monobrand presenti nel mondo. A 25 anni dal lancio di Visionnarie, che oggi costituisce il cuore dell'attività aziendale, il brand ha saputo interpretare, collezione dopo collezione, diversi stili in grado di soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più internazionale. Gli 80 articoli della nuova collezione, dedicata agli anniversari del 2019 («Anniversary»), saranno presentati nel corso del Salone del Mobile di Milano insieme al «Decalogo», un manifesto che racconta le radici storiche del marchio e i suoi valori in vista delle sfide future.

Oggi i mercati principali per i prodotti Visionnaire sono Cina (dove quest'anno sono previste tre nuove aperture oltre a un flagship store ad Hong Kong gestito direttamente dall'azienda), Russia e Medio Oriente. Ma già entro i prossimi esercizi pesi ed equilibri potrebbero variare visto che, come spiega Gentilini, è in corso un consolidamento del mercato europeo e il rafforzamento della presenza negli Stati Uniti.

«Riteniamo che l'Africa sia un mercato potenzialmente interessante nel futuro sviluppo dell'azienda, in particolare per quanto riguarda Zambia, Sudafrica e Nigeria, in cui si concentra un alto tasso di persone dalle grandi disponibilità economiche (i cosiddetti Uhnw) e di richieste di progetti su misura» conclude il manager, che ricorda come sia prevista a breve l'apertura di un nuovo punto vendita in Nigeria.

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