Crisi, Grilli rassicura: "Niente manovra bis"

Non ci sarà una manovra bis. Non saranno chiesti altri sacrifici agli italiani. "Il Fondo monetario condivide le azioni messe in campo dall’Italia e neanche da loro si chiede nulla di più di quanto già fatto", ha assicurato il viceministro all’Economia, Vittorio Grilli.

Il governo Monti continua sulla strada tracciata finora. Alla luce delle stime del Fondo monetario internazionale sui conti pubblici italiani in molti hanno creduto fosse necessaria una nuova manovra economica. Ma Grilli ha assicurato che non sono arrivate richieste in tal senso né dall'Fmi né dall'Unione europea. "L'Fmi tende a essere sempre un po' più estremista degli altri - ha spiegato il viceministro - ma le divergenze dello 0,6% non sono grandissime e comunque sui livelli strutturali anche loro vedono che portiamo il bilancio in pareggio". Nel corso di un'audizione sul Def davanti le commissioni Bilancio di Camera e Senato, Grilli ha chiarito che non c'è alcuna divergenza sul raggiungimento degli obiettivi strutturali.

"Noi riteniamo che oltre al livello nominale del deficit, è necessario vedere anche ai livelli strutturali - ha continuato il viceministro dell'Economia - il fatto che le nostre finanze pubbliche sono in surplus, è la prova che la correzione c'è ed è sufficiente". Secondo Grilli, non bisogna illudersi: "Qualsiasi taglio della spesa pubblica, soprattutto da un punto di vista congiunturale, non facilita la crescita". A Montecitorio, il numero due di via XX Settembre ha spiegato che l'importante è che "il taglio della spesa sia accompagnato da un ribilanciamento nel medio periodo". Per accelerare il processo della riduzione del debito il governo Monti potrà puntare, a questo punto, sulle dismissioni e sulle valorizzazioni del patrimonio pubblico. Anche su questi punti, infatti, l'esecutivo è al lavoro.