Economia

La crisi non sfiora l'Ikea: crescita più forte dal 2005

Il gigante svedese dei mobili ha chiuso il 2012 con un utile netto di 3,20 miliardi di euro. L’Europa rappresenta il 70% del giro d’affari del gruppo. Italia al quarto posto come vendite

La crisi non sfiora l'Ikea: crescita più forte dal 2005
Con 298 punti vendita sparsi in 26 paesi, 139mila dipendenti, 106mila dei quali impiegati proprio nei punti vendita, Ikea non conosce il significato della parola crisi. Il colosso svedese, infatti, nel periodo 2011-2012 ha fatto registrare un aumento del fatturato del 9,8% (27,6 miliardi) con un aumento dell'utile netto dell’8% a 3,2 miliardi. Il dato più sorprendente è che Ikea fa registrare tassi di espansione più alti dall'anno fiscale 2005-2006.L’Europa resta di gran lunga il primo mercato di attività, con il 70% del fatturato totale che, includendo la Russia sale al 78%. Seguono il Nord America, al 16%, e Asia e Australia, all’8%.
 
L’Italia è al quarto posto nella Top 5 dei paesi in cui vengono realizzate più vendite, con il 6% del fatturato totale del gruppo. Prima è la Germania, al 14%, seguita dagli Usa (12%), dall’Italia appunto e poi dalla Russia (6%). L’Italia è al terzo posto tra i paesi in cui la stessa Ikea effettua maggiori acquisti, con una quota dell'8%. Prima in questo caso è la Cina, al 22%, seconda la Polonia (18%), mentre dopo l’Italia si piazzano Svezia (5%) e Lituania (4%). Nell’anno fiscale passato i punti vendita Ikea sono stati visitati da 690 milioni di persone, mentre il sito internet (Ikea.com) ha ricevuto oltre 1 miliardi di visite, in crescita del 21,8% rispetto all’esercizio precedente.

Grande investimento in India

Il governo indiano ha dato il definitivo via libera ai piani dell'Ikea, che si propone di aprire nei prossimi anni una serie di suoi negozi per investimenti che raggiungeranno quasi 1,5 miliardi di euro. Lo scrive oggi il quotidiano Business Standard di New Delhi precisando che si tratta del più grande investimento estero finora proposto all’India. Dopo molti mesi di negoziati, scrive il giornale, il Foreign Investment and Promotion Board (Fibp) indiano ha accettato in pieno il progetto di Ikea che prevede l’apertura di "stores" dedicati all’arredamento ed alla casa, con l’integrazione di caffè e ristorante.

Prima di partire per Davos per partecipare al World Economic Forum, il ministro del Commercio indiano Anand Sharma ha detto che "il nostro governo è impegnato a svolgere un ruolo costruttivo per incoraggiare gli investimenti stranieri in India specialmente in aree che procurino posti di lavoro e permettano un avanzamento tecnologico".

 

 

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