Economia

«Destination Work» apre una porta per il lavoro

Dai curriculum al post-maternità: tanti consigli utili a portata di colloquio

Sofia Fraschini

Come scrivere un curriculum, promuoversi attraverso i social network o tornare nel mercato del lavoro dopo una maternità o un licenziamento? Oggi torna Destination Work, l'iniziativa di corporate social responsability di Gi Group, multinazionale italiana dell'impiego. Alla sua terza edizione, dopo aver coinvolto - nelle prime due - oltre 5mila partecipanti, Destination Work rappresenta una giornata straordinaria per orientare giovani, e meno giovani, nel complesso mercato del lavoro. In calendario, per quest'anno, colloqui individuali e workshop di orientamento, ma anche momenti più specialistici e il coinvolgimento di realtà sportive (AC Milan e Atalanta). «Per il terzo anno ci mettiamo a disposizione in modo gratuito delle persone più in difficoltà, giovani, ma non solo - commenta Stefano Colli-Lanzi, ceo di Gi Group - con l'obiettivo di dare un valore vero e tangibile alle persone e facilitarle nel loro approccio con il mondo del lavoro».

Le iniziative organizzate sono suddivise tra eventi aperti al pubblico, e a libera iscrizione, e momenti dedicati ai soli studenti delle scuole coinvolte o agli associati di specifiche Onlus. Tra le attività free c'è, ad esempio, il Workshop al Palazzo del lavoro di Milano, dedicato a come realizzare al meglio il proprio biglietto da visita nella ricerca di lavoro, come affrontare un colloquio di lavoro e cosa fa la differenza agli occhi di un esperto di risorse umane, e a come utilizzare al meglio Linkedin. Previsto anche Moms@Work, organizzato da Intoo, per le donne in rientro dalla maternità con focus sulla gestione del doppio ruolo di madre e lavoratrice. Sempre a Milano, «Passione, preparazione e motivazione nell'arco della vita professionale della persona», in collaborazione con AC Milan, attraverso la metafora sportiva si indagano le fasi che caratterizzano il percorso professionale di ogni persona. Interviene Daniele Massaro.

Le sedi aperte oggi saranno comunque molteplici e si va da Salerno a Piacenza passando per Udine e Torino. Il progetto ha anche una mission benefica: l'equivalente del costo lavorativo del personale Gi Group che aderisce all'iniziativa sarà destinato a organizzazioni impegnate nel contrasto alla dispersione scolastica e nel reinserimento dei giovani o di fasce deboli in percorsi di formazione e professionalizzazione.

Gi Group opera direttamente, o con partnership strategiche, in oltre 40 Paesi in Europa, Asia, Africa e America; alla fine del 2010 è entrata nel WEC, la confederazione mondiale delle agenzie per il lavoro, in qualità di global corporate member. E nel 2016 ha servito più di 12.

000 aziende per un fatturato di 1,6 miliardi.

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