Economia

Con il domicilio digitale multe e bollette arriveranno via mail

Ogni cittadino, con il domicilio digitale, potrà ricevere comunicazioni e notifiche, comprese multe e bollette, dalle Pubbliche amministrazioni

Con il domicilio digitale multe e bollette arriveranno via mail

Arriva il domicilio digitale, una cassetta postale telematica che manderà in pensione quella tradizionale. Ogni cittadino, attraverso un indirizzo mail certificato (Pec) o un servizio elettronico in linea con le norme dell'Unione europea, potrà ricevere da parte della Pubblica amministrazione comunicazioni e notifiche, comprese multe e bollette.

La novità è prevista dalla riforma Madia che fino a ora era rimasta bloccata in quanto legata alla realizzazione dell'Anagrafe unica della popolazione, ancora in fase embrionale. Venerdì è arrivato il primo via libera del Consiglio dei ministri che darà inizio ai lavori per il domicilio digitale. Secondo l'esecutivo, il nuovo decreto legislativo farà risparmiare solo agli enti locali circa 250 milioni l’anno, azzerando le spese postali. Numerosi i vantaggi anche per i cittadini che vanno dal risparmio di tempo alla possibilità di utilizzare il domicilio digitale per le comunicazioni con valore legale anche tra privati.

Per la realizzazione del domicilio digitale si prevede una spesa di circa 200 mila euro. Sarà creato l'elenco dei domicili delle persone fisiche e dei soggetti privati in formato aperto e liberamente consultabile, oltre al registro degli indirizzi delle imprese e delle Pa esistenti. Il sistema partirà entro la fine dell'anno, ma verrà ultimato solo nel 2019. La raccolta dei domicili digitali avverrà attraverso tre canali: un portale web dedicato, il trasferimento nel registro della Pec presente su Ini-Pec (indirizzi digitali) e la dichiarazione del domicilio sui portali dedicati ai cittadini.

Soddisfatto il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, come riportato dal Corriere: "Prosegue il percorso di digitalizzazione della Pa. Da tre anni stiamo lavorando con un approccio diverso: non serve appesantire le amministrazioni di obblighi, è molto più efficace riconoscere nuovi diritti ai cittadini. Anche il nuovo Codice dell’amministrazione digitale è un processo in divenire che va curato giorno dopo giorno, con un monitoraggio continuo".

Il decreto rafforza anche le regole per i pagamenti di tasse e tributi online. Viene inoltre introdotta la nuova figura del Difensore civico unico digitale, che rappresenterà tutta la Pubblica amministrazione.

Infine, dal 2019 scatterà l’obbligo del pagamento telematico anche per banche e uffici postali.

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