Economia

Draghi ora fa la colomba «Le cose sono cambiate»

Approvato il prestito ponte di 7 miliardi, il presidente Bce avvisa: «Il debito va alleggerito, Atene deve restare nell'euro». Il Fmi si sfila dalla prima rata di aiuti

La Bce alza la liquidità di emergenza per le banche greche a 900 milioni. Abbastanza per fare riaprire gli sportelli degli istituti di credito a partire da lunedì. Approvato, in via di principio, anche il prestito ponte: 7 miliardi di euro per le prime quattro settimane, in attesa del resto. Due buone notizie per Atene, alle quali se ne aggiunge un'altra più politica. Da ieri, due componenti della Troika su tre sono - semplificando - dalla parte di Tsipras. Meglio, alla ricerca di soluzioni diverse rispetto all'accordo siglato lunedì scorso a Bruxelles, molto tedesco, insostenibile per l'economia e i conti pubblici greci. Mercoledì era stato l'Fmi a chiedere un taglio del debito. Ieri il presidente della Bce Mario Draghi ha commentato che «è fuori questione che un alleggerimento del debito per la Grecia sia necessario». Sul come farlo, nell'ambito delle regole europee, «ci concentreremo nelle prossime settimane».

Uscita che dà forza a posizioni come quelle del Fondo monetario internazionale di Christine Lagarde - che potrebbe non partecipare alla prima tranche di aiuti - o del governo francese, che vogliono alleggerire la Grecia di parte del debito. Resta da capire quale sarà la posizione ufficiale della Commissione europea. Il pressing ha indispettito l'ala dura tedesca, tanto che ieri il ministro delle finanze di Berlino Wolfgang Schaeuble è tornato a dire che per lui la Grexit resta l'ipotesi migliore. La Bce non commenta, ma è su un fronte opposto e «ha sempre lavorato sul presupposto che la Grecia fa parte e continuerà a essere parte dell'Eurozona», ha assicurato Mario Draghi.

Affermazione confermata con fatti concreti. L'Eurotower, che aveva congelato la liquidità d'emergenza alle banche della Grecia quando il governo Tsipras aveva annunciato il referendum sul piano Ue, ha riaperto i rubinetti concedendo una garanzia dei fondi di emergenza Ela fino a 900 milioni di euro. Esattamente quanto chiedeva Atene, tanto che i media greci ieri hanno dato per certa una riapertura delle banche già da lunedì, anche se, con tutta probabilità, resterà un limite ai prelievi a 60 euro. «Le cose sono cambiate», ha spiegato Draghi.

La decisione è stata presa ieri prima dell'adozione formale da parte dell'Eurogruppo del prestito ponte, che è stato comunque confermato «in via di principio» dai ministri finanziari dell'Eurozona riuniti in teleconferenza.

Durerà fino a metà agosto, ha spiegato il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker. Confermato - nonostante l'opposizione del Regno Unito e degli altri paesi che fanno parte dell'Ue ma non dell'Euro - l'utilizzo dell'Efsm (European Financial Stability Mechanism) e anche la cifra. Sette miliardi che serviranno alle esigenze immediate in attesa del perfezionamento dell'intesa sull'intero salvataggio. Presentando il piano al Bundestag, Schaeuble ha sottolineato come il Fondo Monetario internazionale, non prenderà parte alla prima tranche di aiuti. Cosa peraltro prevista.

Nonostante la Germania, il clima positivo, si è fatto sentire sui mercati. La Borsa di Milano ha chiuso +1,67%. In lieve calo lo spread Btp-Bund, che ha terminato la giornata a 121 punti base. L'Italia è in linea con le altre borse, tutte positivi. Francoforte (+1,53%), Parigi (+1,47%), Londra (+0,63%) e Madrid (+1,54%). Ottimismo innescato anche dalle altre parole di Draghi. La Bce ieri non ha toccato i tassi, ma il presidente della banca centrale ha assicurato che «si conferma la tendenza di un aumento moderato della crescita nell'area dell'euro nel secondo trimestre». Ancora troppo poco. Per avere effetti anche sull'occupazione servono «politiche strutturali efficaci».

Sul fronte dei prezzi Draghi ha confermato che la Bce è pronta a utilizzare «tutti gli strumento a disposizione», all'interno del proprio mandato, per sostenere la crescita e riportare l'inflazione appena sotto il 2%.

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