Economia

Ecco le imposte patrimoniali che impoveriscono gli italiani

Dal 1990 il gettito è quintuplicato. L'imposta più pesante è l'Imu di Monti ma anche la Tasi non scherza. La Cgia di Mestre: "Nel 2014 la situazione è destinata a peggiorare"

Ecco le imposte patrimoniali che impoveriscono gli italiani

Patrimonili mascherate, ma pur sempre patrimoniali sono. Da Mario Monti a Matteo Renzi gli ultimi presidenti del Consiglio sono andati ad arraffare nei portafogli degli italiani grattando il fondo dei risparmi. Le più onerose sono sicuramente l'Imu, l'imposta di bollo, il bollo auto e l'imposta di registro. Una raffica di vere e proprie patrimoniali che stanno mettendo in ginocchio il Paese. Secondo uno studio della Cgia di Mestre, nel 2013 le imposte patrimoniali che gravano sui contribuenti hanno, infatti, garantito alle casse statali ben 41,5 miliardi di euro. Nel 2014 saranno 44 miliardi. Purtroppo, la situazione per l'anno in corso è destinata a peggiorare ulteriormente.

"Con l’introduzione della Tasi - denuncia il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - nel 2014 ritorneremo a pagare quanto abbiamo versato nel 2012: attorno ai 44 miliardi di euro". Basta pensare che dal 1990 il gettito è addirittura quintuplicato. In termini di gettito l’imposta più pesante per le tasche degli italiani è l’Imu: nel 2013 ha garantito alle casse dello Stato e dei Comuni ben 20,2 miliardi di euro. Seguono l’imposta di bollo, che ha raggranellato ben 6,6 miliardi di euro, il bollo auto (5,9 miliardi di euro) e l’imposta di registro (4,3 miliardi di euro). "Le imposte patrimoniali sono quelle che di fatto gravano sulla ricchezza posseduta dalle persone in un determinato momento - spiegano gli economisti dell'ufficio studi della Cgia - la ricchezza è intesa in senso ampio e comprende i beni immobili e mobili e gli investimenti finanziari".

Di solito, nei manuali di diritto tributario le imposte patrimoniali sono classificate come imposte dirette. Le imposte dirette sono quelle che colpiscono direttamente la capacità contributiva del contribuente senza attendere che si verifichino fatti o atti particolari. L’analisi degli artigiani di Mestre è stata dedicata ad individuare le imposte il cui gettito complessivo sia espressione di imposizione patrimoniale in modo da studiarne l’evoluzione nel tempo. Il criterio seguito è stato quello di considerare quelle forme di imposizione che colpiscono la ricchezza nelle diverse forme in cui questa si manifesta sia che la tassazione riguardi la semplice detenzione che il suo trasferimento. E l'elenco delle patrimoniali è drammaticamente lungo: imposta di registro e sostitutiva, imposte di bollo, imposta ipotecaria, diritti catastali, Imu, bollo auto, canoni su telecomunicazioni e Rai, imposta sulle transazioni finanziarie, imposta sul patrimonio netto delle imprese, imposta su secretazione dei capitali scudati, imposte sulle successioni e donazioni, imposta straordinaria sugli immobili, imposta straordinaria sui depositi, imposta sui beni di lusso.

L'89% del gettito totale è appunto garantito da Imu, imposta di bollo, bollo auto e imposta di registro.

Commenti