Fiera Milano

Edilizia del futuro a Made expo Orsini: "Sbloccare i cantieri"

Aperta nel polo espositivo di Fiera Milano la più importante manifestazione italiana dell’edilizia e dell’architettura con quasi mille espositori. Appello alla politica: i 25 miliardi fermi in attesa della sblocca cantieri indispensabili per il rilancio del settore e dell'economia perché farebbero crescere dell'1% il Pil

Edilizia del futuro a Made expo Orsini: "Sbloccare i cantieri"

Sbloccare i cantieri per rilanciare l’edilizia e spingere la crescita dell’economia italiana perché i 25 miliardi disponibili ma fermi in attesa della sblocca-cantieri farebbero crescere il Pil dell’1%. È entrata subito al cuore del problema, fin dall’inaugurazione, la prima giornata di Made expo la più importante manifestazione italiana dell’edilizia e dell’architettura con quasi mille espositori - dai progettisti ai committenti, dai produttori alle aziende di costruzioni - che resterà aperta nel polo espositivo di Fiera Milano fino a sabato 16 marzo. Un settore “pesante” perché rappresenta il 9% del Pil in termini di investimenti e contribuisce alla crescita della ricchezza italiana per mezzo punto percentuali di Pil all’anno (dati Ance).

Taglio del nastro dal duplice significato, le aspettative delle imprese rispetto al mercato e rispetto alle risposte del governo più urgenti e necessarie al quale hanno partecipato il sottosegretario del mise Michele Geraci, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Milano Giuseppe Sala con il presidente di FederelegnoArredo Emanuele Orsini, il presidente di Made expo Massimo Buccili, il presidente del Salone del Mobile Claudio Luti, il presidente di Fondazione Fiera Milano Giovanni Gorno Tempini, l’europarlamentare Lara Comi.

“Made expo è un’ulteriore dimostrazione di quanto l’eccellenza del made in Italy sia all’avanguardia - ha detto il sottosegretario Michele Geraci -. L'incoming di buyers è importante, stiamo aumentando i fondi di budget promozionale Ice con l'obiettivo di incrementare l'export. In tutti e quattro i settori di Made expo - costruzioni materiali, design d'interni e finiture, involucri serramenti e software, tecnologie, servizi - siamo player fondamentali a livello mondiale. Piattaforme offerte da Fiera Milano per presentare il fiore all'occhiello della nostra produzione agli esperti di settore provenienti da tutto il mondo vanno sostenute e incoraggiate, per migliorare il nostro export e creare indotto”.

“In uno scenario economico che negli ultimi mesi ha visto l’edilizia subire un nuovo e preoccupante rallentamento, è sempre più urgente un intervento deciso da parte delle istituzioni per riattivare un comparto strategico la cui ripresa porterebbe a un’immediata crescita del Pil dando un contributo fondamentale allo sviluppo del Paese - spiega Emanuele Orsini -. Questa edizione di Made expo è un primo incoraggiante segnale di fiducia, grazie alla partecipazione di quasi mille espositori che, dimostrando di credere in un progetto fieristico innovativo, hanno investito importanti risorse nella consapevolezza di giocare un ruolo chiave nel rilancio di un’edilizia innovativa, sostenibile e attenta ai cambiamenti socio-economici in atto nella società. Ma occorre che la politica sblocchi in fretta i cantieri, noi rappresentiamo il 30% della filiera, ovvero il 30% di quei 25 miliardi che darebbero sviluppo a tutto il mondo produttivo che rappresentiamo in fiera”.

“Dal punto di vista industriale Made expo 2019 rappresenta la connessione ideale fra le varie anime del settore: professionisti, produttori, costruttori e chi esporta i prodotti. La sintesi di tutto questo è presente nella manifestazione e ben interpretata dalle aziende che hanno scelto di esporre - aggiunge Massimo Buccilli -. Abbiamo messo in campo anche iniziative importanti sui mercati esteri in un momento complesso per il nostro settore e delicato per l’economia nazional portando in fiera più di 150 delegati di Paesi interessati al made in Italy. Ora aspettiamo risposte dalla politica, se guardiamo alla storia dei Paesi tutte le riprese economiche sono passate dal settore delle costruzioni. Un rilancio del settore in Italia non è avvenuto per questo occorre sbloccare i finanziamenti”.

Sul fronte delle iniziative politiche, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha ricordato uno degli obbiettivi prioritari, la proposta di legge che sarà presentata in Consiglio regionale per “facilitare, nell’ottica di ridurre il consumo di suolo, gli interventi di rigenerazione urbana e di recupero edilizio, attraverso la diminuzione dei costi e dei tempi di realizzazione, il ricorso a incentivi e la semplificazione delle procedure. La semplificazione burocratica, che permetta iter più snelli e veloci a chi intende realizzare opere nelle aree dismesse. Aree che rappresentano ferite all’interno delle città, che danno un senso di desolazione e abbandono” .

“Porre l'accento sulla qualità dell'abitare vuol dire che edilizia e architettura sanno cogliere le esigenze del presente e vogliono confrontarsi con le sfide che la contemporaneità impone. Oggi le città e i cittadini chiedono innovazione ed efficienza: bisogna costruire e, quando occorre, ricostruire meglio. Lo sviluppo urbano deve essere sostenibile, a livello ambientale e sociale, deve cioè realizzarsi nel rispetto del territorio, valorizzando le comunità che vivono i quartieri delle nostre città”, ha sottolineato il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

Al centro di Made Expo 2019 è stata posta proprio la qualità dell'abitare, con un focus particolare sulla rigenerazione urbana e infrastrutturale. Nel 2018, secondo il rapporto Cresme, il valore della produzione del mercato delle costruzioni dovrebbe essersi attestato a quota 171 miliardi di euro contro i 167 miliardi dell'anno precedente. Il 73,8% del business è rappresentato da interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria del patrimonio esistente (74,2% nel 2017). Gli interventi di manutenzione ordinaria valgono 36,8 miliardi, quelli straordinari 89,4 miliardi, mentre le nuove costruzioni salgono dai 41,4 miliardi del 2017 a 43,1 miliardi dell'anno scorso.

I permessi di costruire per la nuova edilizia abitativa sono cresciuti del 3,9% nel 2016, dell'11,3% nel 2017 e dell'8,7% nel primo trimestre 2018.

Commenti