Economia

Edison svaluta le centrali e cambia l'ad

Sforbiciata da 1,5 miliardi. Arriva Marc Benayoun

Cambio al vertice per Edison. Il colosso francese Edf, azionista unico di Foro Buonaparte, ha deciso di sostituire l'amministratore delegato, Bruno Lescoeur, con Marc Benayoun, direttore commerciale di Edf per la vendita di energia elettrica e gas a imprese e professionisti, cooptato in cda al posto di Denis Lèpèe. L'avvicendamento, che sarà operativo dal primo gennaio 2016, coincide con l'annuncio di una profonda pulizia di bilancio che dovrebbe comportare svalutazioni per 1,5 miliardi di euro, in gran parte concentrate sulle centrali termoelettriche e, in misura minore, sugli asset di esplorazione e di produzione di idrocarburi. La quantificazione delle svalutazioni ha per ora «carattere preliminare» e l'effettivo impatto sui conti, a questo punto destinati a chiudere in rosso, si conoscerà con l'approvazione del bilancio 2015. A spingere Edison ad abbattere il valore dei suoi attivi è la crisi del mercato termoelettrico, alle prese con il forte calo della domanda e la concorrenza delle energie rinnovabili. Le svalutazioni, comunque di «carattere non ricorrente e senza impatto sulla cassa», sono rese meno amare dalla revisione delle stime sul margine operativo lordo 2015, atteso a 1,3 miliardi contro la precedente previsione di un miliardo. Merito della chiusura positiva dell'arbitrato con l'Eni sul prezzo del gas, che permetterà a Edison di incassare un miliardo di euro. «Con una posizione finanziaria netta che dovrebbe essere vicina a un miliardo di euro nei primi mesi del 2016» il cda del gruppo ritiene che la società sia «pronta a una nuova fase di sviluppo in cui potrà avere un ruolo da protagonista nel presumibile consolidamento del mercato energetico italiano».

Edf, che ha bisogno di risorse per finanziare le sue attività nel nucleare, ha infatti già dichiarato di essere disponibile a ridurre la quota in Edison, pur mantenendone il controllo, accogliendo nuovi soci.

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