Economia

Elliott lavora alla lista per il cda di Tim

Il fondo punterebbe al 14%, scatta il titolo: +4,6%. Mediaset in volata:+8,3%

Elliott lavora alla lista per il cda di Tim

Sarà un'assemblea Telecom non semplice, per Vivendi, quella in agenda il prossimo 24 aprile. Il fondo attivista Elliott sta scaldando i motori per tentare di portar via ai francesi il controllo della società con l'aiuto di altri istituzionali: il 40% dell'azionariato di Telecom è infatti in mano ai fondi. I quali non sono certi soddisfatti dell'andamento in Borsa dell'ex-monopolista che, in due anni, ha perso il 27%, la performance peggiore tra le società di tlc europee. Secondo indiscrezioni sarebbero stati proprio alcuni tra loro a chiedere ad Elliott di esaminare il dossier.

Al momento la quota del fondo attivista non è chiara ma potrebbe già aver superato il 5% e la comunicazione alla Consob potrebbe arrivare tra qualche giorno. L'idea sarebbe quella di accumulare almeno il 10% per salire fino al 14 per cento. Ieri un portavoce del fondo ha detto che ancora non ci sono nomi per il consiglio di Tim. Ieri in serata accanto ai nomi di Paolo Dal Pino e di Fulvio Conti, che secondo alcune ricostruzioni potrebbe essere il candidato del fondo di Paul Singer alla presidenza di Tim, è spuntato quello di Luigi Gubitosi (ex-dg della Rai e oggi commissario straordinario di Alitalia) che ha già guidato Wind, rimettendo in ordine i conti. Elliott avrebbe anche già in programma una missione a Roma per vedere il governo uscente.

Certo è che l'idea di quotare in Borsa la rete porterebbe certamente alla creazione di valore, meglio ancora se si realizzasse l'unione con Open Fiber, la società che fa capo a Enel e alla Cdp. Il risultato in Piazza Affari è stata un'ulteriore risalita del titolo Telecom del 4,6% che porta il bottino, in soli giorni dalla discesa in campo di Elliott, vicina al 10%.

Forte in Borsa anche Mediaset. che è scattata del 9,2%. A spingere il Biscione sia le parole del presidente di Tim e ad di Vivendi, Arnauld de Puyfontaine, che ha riaperto un possibile negoziato sulla pay tv Premium, sia il fatto che le sale operative sono tornate a immaginare una unione Mediaset-Tim. Scenario, però, impossibile finchè resta in vigore la legge Gasparri che vieta l'intreccio di partecipazioni tra media e tlc. Lo stesso motivo per cui Vivendi entro il 18 aprile dovrà congelare la quota oltre il 10% di Mediaset che detiene (29,9%). Tornando alla governance di Telecom, un portavoce di Elliott ha fatto sapere che non c'è ancora nulla di definito a livello di nomi per la lista del cda e neppure a livello di numeri.

Si sa comunque che l'ad Amos Genish incontrerà i rappresentanti del fondo Usa, come gli altri investitori, nel corso del road show che ha preso il via ieri da Londra.

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