Economia

"Emissioni auto, in Europa è il caos"

Marchionne all'attacco: «Le autorità nazionali non rispettano gli accordi con l'Ue»

"Emissioni auto, in Europa è il caos"

Sergio Marchionne torna a commentare il tema dei controlli sulle emissioni dei veicoli a pochi giorni dall'intervento del ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, il quale ha difeso l'operato del governo dopo le accuse di Germania e Francia nei confronti di Fca. L'ad del Lingotto, dai microfoni del Tg3 Piemonte, ha sottolineato la situazione caotica che si è venuta a creare «a causa di un sistema andato fuori controllo».

In pratica, ogni Paese è libero di scagliarsi contro costruttori di altre nazioni, arrivando anche a ipotizzare il blocco delle vendite di determinati marchi sul proprio territorio, come minacciato tempo fa dal ministro tedesco dei Trasporti, Alexander Dobrindt, nei confronti di Fca. «Se non riusciamo a rimetterle tutti insieme per cercare di gestire questo problema - ha aggiunto Marchionne - diventa un incubo perché dobbiamo andare in venti Paesi a cercare di giustificare quello che abbiamo fatto. Abbiamo avvocati che stanno girando ovunque e in tutto questo l'Europa si è veramente persa. Le regole fatte male, che poi vengono interpretate in modo diverso da ogni Paese, sono la soluzione più sbagliata che si poteva inventare».

Sull'onda del Dieselgate innescato da Volkswagen, l'Ue intanto si sta muovendo con colpevole ritardo, da una parte mediando tra Germania e Italia affinché si chiuda il contenzioso sulle emissioni, e dall'altra emendando regole per le omologazioni di automobili, con l'obiettivo di prevenire le frodi sulle emissioni inquinanti. La proposta per un cambio di passo era stata presentata dalla Commissione Ue poco più di un anno fa allo scopo di assicurare più poteri all'esecutivo comunitario in materia di controlli. Gli emendamenti approvati in questi giorni prevedono una maggiore verifica del lavoro dei centri in cui si effettuano i test e delle autorità nazionali che approvano i veicoli per la vendita. E per la Commissione Ue poteri di vigilanza indipendente in modo che possa direttamente fare test e controllare che lo facciano le autorità degli Stati membri. Il sistema a tre controlli, assieme ai nuovi test in condizioni di guida reale approvati l'anno scorso, rendono molto improbabile che un produttore di auto metta in atto stratagemmi sul tipo di quelli adottati da Volkswagen. Ora il provvedimento dovrà essere approvato in una delle prossime sessioni plenarie del Parlamento, e negoziato con i 28 Paesi al Consiglio.

Al Tg3 Piemonte, però, Marchionne ha parlato anche degli impianti Fca torinesi, cioè di Mirafiori, che produce ora Maserati Levante e Alfa Romeo MiTo, e Grugliasco, dove nascono le Maserati Quattroporte e Ghibli. E riferito a Mirafiori ha precisato che «il secondo modello Maserati arriverà: è solo questione di tempo e sarà prodotto nell'insieme tra Grugliasco e Mirafiori. La macchina l'abbiamo disegnata, ma non è pronta. Giungerà a fine 2018, inizi 2019».

Gli indizi porterebbero alla nuova GranTurismo del Tridente.

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