Economia

Le emozioni vanno governate

Come rispondiamo quando siamo arrabbiati? Come risponderemmo alla stessa sollecitazione se fossimo felici? Come reagiamo ad un pericolo improvviso che non siamo preparati ad affrontare? Come reagiremmo se invece conoscessimo la situazione? Se, a casa nostra, venisse a mancare la corrente e ci trovassimo al buio? Non avremmo esitazioni nel passare da una stanza all'altra, nel raggiungere qualunque oggetto.

Ma se il buio ci cogliesse in un luogo che non conosciamo quali sarebbero le nostre reazioni? Cominceremmo a camminare lentamente, tendendo le mani cercando di tastare il muro fino a trovare con la porta d'uscita. Eppure il buio, noi, tutto è identico. La differenza, sta tutta nella mancanza di conoscenza, di preparazione, di consapevolezza. Tutta questa insicurezza crea emozioni negative che condizionano il nostro modo di fare. Nel campo degli investimenti accade lo stesso. Non più abituati allo spread e al possibile «rischio Paese», non compriamo titoli di Stato. Non abituati ad andamenti negativi dei mercati obbligazionari, disinvestiamo a piene mani generando perdite sui nostri portafogli. Spaventati dalle oscillazioni degli indici azionari usciamo dai mercati contabilizzando altre minusvalenze. In questo territorio sconosciuto perdiamo di vista le giuste prospettive lasciando sempre più soldi in conto corrente o acquistando fondi monetari e, nell'uno e l'altro caso l'unica certezza che abbiamo è di perdere altri soldi. Eppure la storia ci insegnerebbe a fare diversamente. Ma non riusciamo proprio ad imparare che prima che ad investire bisognerebbe imparare a governare le emozioni. Euforia e paura sono le stesse facce di una medaglia che andrebbe gestita diversamente.

Di questo parleremo nel corso della trasmissione «Soldi Nostri» in onda domenica alle 22.00 su TgCom24 di Mediaset.

leopoldo.

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