Economia

Enel, arriva l'acconto sul dividendo

Al Tesoro assegno da 335 milioni. Starace: «Confermiamo i target»

Enel, arriva l'acconto sul dividendo

«Questi sono risultati solidi, la performance registrata nei primi nove mesi ci permette di confermare i nostri target di margine operativo lordo e risultato netto di fine anno». È soddisfatto l'amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, mentre commenta i risultati approvati ieri dal cda. E ne ha motivo: il risultato netto del gruppo sale del 15,1% a 3,01 miliardi e l'utile netto ordinario a 2,88 (+11,8%); i ricavi (+2%) sono saliti a 55,24 miliardi e gli azionisti brindano con un acconto sul dividendo 2018 di 0,14 euro per azione. «Nel gennaio del 2019 - ha voluto sottolineare Starace - distribuiremo un acconto sul dividendo di un terzo più remunerativo rispetto all'acconto pagato quest'anno sui risultati del 2017». Un robusto gruzzolo di oltre 335 milioni finirà quindi presto nelle casse del ministero dell'Economia, primo socio di Enel al 23,6 per cento. Il consiglio d'amministrazione ha inoltre confermato per l'esercizio 2018 «un dividendo complessivo pari all'importo più elevato tra 0,28 euro per azione e il 70% dell'utile netto ordinario del gruppo Enel».

Da parziale contraltare fa l'indebitamento finanziario, in crescita del 15,3% (43,12 miliardi). Il gruppo spiega che l'incremento è dovuto all'acquisizione di Eletropaulo, il principale distributore di energia elettrica di San Paolo, in Brasile, e all'offerta pubblica di acquisto sul 100% delle azioni di Enel Generaciòn Chile. Inoltre hanno inciso il pagamento dei dividendi dell'esercizio 2017, gli investimenti e gli effetti negativi di cambio, patiti specialmente in Sud America. Si stima che a fine anno l'indebitamento sarà compreso tra i 41 e i 42 miliardi, di poco superiore (1-2 miliardi) rispetto al piano strategico 2018-2020. Un dato che non preoccupa i vertici del big dell'energia, a fronte delle tante voci precedute dal segno «più»: «Le rinnovabili sono state ancora una volta alla base della positiva performance di gruppo», ha proseguito Starace, «mentre la diversificazione geografica è stata determinante per affrontare l'evoluzione negativa di alcuni tassi di cambio». L'aumento di ricavi e margini arriva da diverse voci, come la cessione dell'80% di otto società in Messico e l'aumento dei guadagni ottenuti in Brasile, dopo l'acquisizione di Eletropaulo. Contributo positivo anche dagli Stati Uniti con EnerNoc, società con sede a Boston acquistata dal gruppo Enel nell'agosto 2017: quest'ultima, tra le altre cose, fornisce consulenze sullo stoccaggio intelligente dell'energia.

Va bene anche la distribuzione in Italia e Spagna: oltre ai mercati finali sempre in questi Paesi più la Romania.

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