Economia

Equitalia e Agenzia delle Entrate unite contro i "grandi debitori"

Il neo presidente di Equitalia vuole costituire una task force con l'Agenzia delle Entrate. Intanto la Finanza rafforza le verifiche sui contribuenti maggiori

Equitalia e Agenzia delle Entrate unite contro i "grandi debitori"

Equitalia e Agenzie delle Entrate uniscono le forze. Il neo presidente di Equitalia, Vincenzo Busa, sta mettendo a punto una nuova task force per "per migliorare i le performance di recupero della grande evasione". Spiegando al Sole 24Ore le linee del suo prossimo mandato, ha poi fatto sapere che verrà creato al più presto un database che individui "i beni che i grandi morosi detengono all’estero". Intanto la Guardia di Finanza si prepara a un duro colpo ai maggiori contribuenti, quelli cioè con ricavi superiori ai 100 milioni di euro, perché si sono accorti che "rendono" piuttosto bene.

L'obiettivo di Busa è arrivare a ridurre il carico di oltre 70 miliardi di euro che Equitalia deve riscuotere ogni anno. "Circa i due terzi del riscosso - afferma il numero uno di Equitalia - proviene da contribuenti con debiti di importo superiori a 50mila euro". Inoltre una significativa quota delle morosità rilevanti riguarda contribuenti (società) falliti o che hanno cessato l’attività. Questo, secondo Busa, non escluderebbe che "sussistano margini per incrementare la riscossione nei confronti dei grandi contribuenti". Così, insieme all'Agenzia delle Entrate, Equitalia sta studiando la messa a punto di una task force tra soggetti impegnati nei processi di accertamento e riscossione per "migliorare le performance di recupero della grande evasione, anche con l'individuazione di beni che i grandi morosi detengono all’estero e gli scambi informativi cle con procure le per condotte fraudolente di sottrazione dei beni"Nell'intervista al Sole 24Ore, Busa ha poi svelato che l’indicazione fornita agli uffici operativi è di "tendere alla personalizzazione delle procedure" proponendo "piani di rientro che tengano conto delle momentanee difficoltà economiche valutate in relazione alle caratteristiche strutturali delle singole aziende mettendo al bando ogni automatismo".

La Guardia di Finanza, nel frattempo, non sta certo a guardare. Non appena si sono accorti che nel triennio tra il 2011 e il 2013 le verifiche extra programma sui grandi contribuenti, quelli cioè con un ricavo sopra i 100 milioni di euro l'anno, hanno prodotto il 50% dei recuperi, hanno deciso di intensificare le verifiche. In una ricolare che fissa gli obiettivi per il 2015 e che ItaliaOggi è in grado di anticipare, infatti, le Fiamme Gialle hanno invitato i singoli reparti a "insistere su questa tipologia di verifiche puntando sul confronto tra flussi e situazione reddituale dei soggetti selezionati".

Insomma, l'assalto è appena iniziato.

Commenti