Economia

Esselunga, i figli contro papà Caprotti: adesso si va in Cassazione

Nuova puntata nell'eterna saga per il controllo di Esselunga. Due dei tre figli impugnano l'arbitrato

Esselunga, i figli contro papà Caprotti: adesso si va in Cassazione

Nuova puntata nell'eterna saga per il controllo di Esselunga. Adesso a passare all'attacco contro l'89enne Bernardo Caprotti sono due dei tre figli, Violetta e Giuseppe. Secondo quanto appreso dall'Ansa, infatti, i fratelli avrebbero depositato un ricorso in Cassazione nell'ambito del giudizio di arbitrato sulla proprietà delle azioni del colosso della grande distribuzione. E per l’occasione chiamano il super professore Vincenzo Roppo, quello che aveva battuto la famiglia Berlusconi nel Lodo Mondadori.

L’arbitrato, avviato negli anni scorsi dopo il blitz del 2011 con cui il padre si era intestato le azioni che gli aveva assegnato alla fine degli anni Novanta, aveva visto proprio il patron di Esselunga uscirne vincitore in appello. Oltre all’arbitrato è in corso anche una causa civile. Anche in questa sede il giudizio è stato promosso dai due figli che vogliono vedersi riconosciuti i propri diritti in Tribunale. Molto probabilmente anche in questo ambito seguiranno ricorsi in Appello e in Cassazione. Guardando il tutto con occhio distaccato la battaglia legale in corso su vari fronti potrebbe essere letta come una strategia dei figli per bloccare, o comunque rallentare, eventuali colpi di mano del padre, che più volte, secondo indiscrezioni, avrebbe considerato la dismissione dell’impero a multinazionali della grande distribuzione.

Esselunga è un colosso composto infatti da 140 supermercati tra Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Liguria, che genera ricavi per quasi 7 miliardi l’anno con un utile operativo che viaggia sui 300 milioni di euro (bilancio 2004). Al centro di quest’ultima impugnazione, è stato spiegato da fonti vicine giudiziarie, ci sarebbe una serie di difetti di diritto del lodo, non rilevati dalla Corte d’appello di Milano. Contattati telefonicamente dall'Ansa, entrambi i figli di Caprotti non hanno rilasciato commenti. Secondo le stesse fonti, l’asso nella manica dei due fratelli Violetta e Giuseppe sarebbe il nuovo esperto entrato nella squadra di difesa: il professor Roppo, quello che negli scorsi anni aveva fatto vincere alla Cir di Carlo De Benedetti la causa sul Lodo Mondadori contro la Fininvest condannata a pagare 560 milioni di euro.

Al momento, non è stata ancora fissata un’udienza ma secondo le previsioni potrebbe tenersi addirittura tra tre o quattro anni.

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