Economia

Eurobond, Germania divisa Schäuble apre ma poi nega

Il ministro delle Finanze tedesco apre a misure di mutualizzazione del debito. Poi rettifica: nessun cambio di linea se non si realizza una vera unione fiscale nell'Ue

Eurobond, Germania divisa Schäuble apre ma poi nega

Dietrofront di Berlino sugli eurobond? A leggere l'intervista rilasciata dal ministro dell'Economia e delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble, parrebbe di sì. 

Intervistato dal Wall Street Journal, il responsabile delle finanze berlinesi torna sulla posizione tedesca sugli eurobond e sembra aprire a una soluzione. La Germania "potrebbe accettare alcune forme di mutualizzazione del debito non appena sia convinta dell'irreversibilità di un controllo europeo sui bilanci nazionali".

Sembra un'apertura, ma non lo è. Il sì agli eurobond dei tedeschi non è senza condizioni. La mutualizzazione del debito sovrano dell'Eurozona avrà la piena approvazione della Germania solo e soltanto se uno "zar" europeo vigilerà sui conti dei 16 dell'Unione. Anche se potrebbe arrivare anche prima delle necessarie modifiche ai trattati comunitari.

Schäuble parla anche dello scudo anti-spread proposto da Mario Monti. Tra le misure a breve termine a cui Berlino potrebbe dire di sì c'è anche l'acquisto diretto di titoli di Stato tramite i fondi di salvataggio europei (Efsf e Esm).

Le dichiarazioni di Schäuble al Wsj non indicano una spaccatura nel governo tedesco, ma di certo lasciano sorpresi, viste le recenti dichiarazioni della Cancelliera tedesca, che era stata categorica nel rinnovare il suo no ad ogni costo agli eurobond. E lasciano uno spiraglio in più, mostrando forse una disponibilità maggiore della Germania a mediare sulle proprie posizioni, in favore di una risoluzione della situazione dell'Eurozona.

Nonostante la smentita del ministero delle Finanze di Berlino, che rimarca di nuovo come un cambiamento di rotta sugli eurobond sarebbe possibile soltanto in cambio di una unione fiscale europea, l'intervista lascia comunque il dubbio di un'inversione di rotta.

Commenti