Economia

Exor inciampa su PartnerRe Che «paga» l'uragano Harvey

La holding cede il 2,7% in Borsa. Deludono i conti del big delle polizze Usa, che deve sborsare 570 milioni

Pierluigi Bonora

PartnerRe, il gruppo delle riassicurazioni controllato da Exor, ha archiviato l'esercizio 2017 con risultati che si collocano nella parte bassa delle previsioni fornite all'Investor Day dello scorso ottobre. La holding guidata da John Elkann ha così avuto un contraccolpo in Borsa. Ieri, complice anche la giornata negativa per i mercati, ha lasciato sul terreno il 2,75% a un prezzo di 59,52 euro (durante la giornata il titolo è sceso fino a 58,86 euro).

PartnerRe ha archiviato il 2017 con profitti attribuibili agli azionisti pari a 250 milioni di dollari, meno della metà dei 517 realizzati nel 2016. Lo scorso anno l'utile del gruppo di riassicurazioni è stato pari a 218 milioni di dollari, in calo del 44%. Considerando però una serie di voci straordinarie, il dato risulta di 250 milioni, restando comunque nella fascia bassa indicata in ottobre, cioè tra 220 e 300 milioni.

Piazza Affari, inoltre, ha praticamente ignorato che il gruppo che fa capo alla famiglia Agnelli sia riuscito ad assicurare agli azionisti 145 milioni di dividendi per il 2017, rappresentando un forte segnali di solidità.

A impattare pesantemente sui conti del gruppo posseduto per il 100% da Exor, sono stati i tre uragani che si sono abbattuti sugli Stati Uniti nel 2017 (nell'ordine, Harvey, Irma e Maria) nonché gli incendi che hanno devastato la California. Il «contraccolpo» arrecato ai conti di PartnerRe è calcolabile intorno a 570 milioni di dollari. Nel periodo ottobre-dicembre 2017 l'utile netto è ammontato a 72 milioni, rispetto alla perdita netta trimestrale nel 2016 di 191 milioni.

Il dato degli ultimi tre mesi del 2017 è stato influenzato dai costi per gli incendi in California che hanno pesato nell'ordine di circa 120 milioni di dollari.

L'ad di PartnerRe, Emmaneul Clarke, ha intanto rassicurato analisti e banche d'affari su questo inizio di 2018, precisando come «la stagione relativa ai rinnovi delle polizze stia procedendo nel modo migliore, con rialzi a doppia cifra sul mercato Danni degli Stati Uniti». Gli analisti di Mediobanca hanno confermato la raccomandazione outperform sulle azioni Exor, con target price a 59,20 euro.

Risale ai primi di agosto del 2015 l'accordo definitivo che ha portato l'acquisizione di PartnerRe da parte della holding Exor. L'operazione da 6,9 miliardi di dollari prevedeva l'acquisizione di tutte le azioni ordinarie. Contestualmente, PartnerRe aveva risolto l'accordo di fusione con Axis. «Grazie al nostro impegno - aveva dichiarato in quei giorni il presidente Elkann - PartnerRe continuerà a svilupparsi».

Ieri, infine, è stata una giornata negativa anche per le altre quotate in Borsa della famiglia Agnelli.

Fca è scesa del 2% (17,76 euro), Cnh Industrial ha perso l'1,98% (11,36 euro) e Ferrari, nel giorno della presentazione della nuova monoposto di F1, l'1,76% (103,45 euro).

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