Economia

Facebook bussa alle banche Usa per condividere i dati sui clienti

Zuckerberg vuol portare il saldo dei conti correnti su Messenger

Facebook bussa alle banche Usa per condividere i dati sui clienti

Facebook ha chiesto alle grandi banche americane di condividere le informazioni finanziarie dei loro clienti incluse quelle relative al saldo dei loro conti corrente e alle transazioni effettuate con carte di credito o bancomat.

Lo rivela il Wall Street Journal, secondo cui il social network alle prese con un rallentamento della sua crescita vuole diventare una piattaforma dove le persone possono comprare e vendere beni e servizi. In quest'ottica, scrive il quotidiano di Wall Street, il colosso Usa fondato da David Zuckerberge ha chiesto a JP Morgan, Wells Fargo, Citigroup e U.S. Bancorp di discutere di potenziali offerte che il gruppo tech potrebbe ospitare su Facebook Messenger, usato da 1,3 miliardi di persone ogni mese.

Il gruppo sta pensando a una funzione della app di messaggistica con cui potere visualizzare il saldo del conto corrente di un utente così come lanciare avvertimenti per possibili frodi. L'obiettivo è quello di fare trascorrere più tempo su Messenger ai suoi iscritti. Stando alle fonti del giornale, il punto critico di un simile piano con le banche è dato dalla privacy. Non a caso un istituto di credito sembra si sia già defilato dalle discussioni. Zucckerber è infatti già alle prese con le indagini legate a Cambridge Analytica, l'ormai defunta società londinese di dati accusata di avere condiviso «impropriamente» i dati di 87 milioni di utenti.

Il gruppo ha assicurato che non userebbe le informazioni finanziarie fornite dalle banche a scopi pubblicitari e che non le condividerebbe con parti terze.

Facebook ha archiviato il secondo trimestre con ricavi in aumento del 42% a 13,2 miliardi di dollari, sotto le attese degli analisti, che scommettevano su 13,4 miliardi: è la prima volta dal 2015 che Facebook manca di centrare i target degli analisti. Delude anche la crescita degli utenti, saliti dell'11% a 1,47 miliardi di «amici» al giorno, meno delle attese del mercato che prevedeva un aumento del 13% a 1,48 miliardi. L'utile netto si è attestato a 5,1 miliardi di dollari, o 1,74 dollari per azione, leggermente sopra gli 1,72 dollari attesi dagli analisti.

Nella conferenza telefonica di fine luglio, seguita alla trimestrale, il dorettore finanziario David Wehner aveva previsto che il rallentamento dei ricavi continuerà per il resto dell'anno, con il tasso di crescita che scenderà a una sola cifra percentuale nel terzo e nel quarto trimestre.

RE

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