Economia

Fca vicina ad azzerare il debito. Marchionne conferma l'uscita

Bene la trimestrale. La Borsa brinda

Fca vicina ad azzerare il debito. Marchionne conferma l'uscita

Ora resta solo da capire di quale colore sarà la cravatta che Sergio Marchionne indosserà, l'1 giugno, all'Investor Day di Balocco. Dai conti del primo trimestre, infatti, sembra essere evidente che l'azzeramento anticipato del debito di Fca possa essere annunciato proprio in quella occasione. Il debito netto industriale al 31 marzo è sceso di 1,1 miliardi, a 1,3 miliardi.

Un dato che ha colto in contropiede gli analisti che prevedevano, al contrario, un indebitamento in crescita. E a favore di un Marchionne, anche se solo per pochi istanti in cravatta, gioca l'affermazione del cfo Richard Palmer: «Ci aspettiamo un significativo calo del debito nel secondo trimestre e che sia praticamente zero a metà 2018».

La nuova riduzione del debito, dai 2,29 miliardi di fine 2017, non è l'unico dato importante della prima trimestrale dell'anno di Fca. «Se non ci fosse stato un effetto cambi penalizzante a causa della svalutazione del dollaro pari al 13% - osserva un analista - il risultato di Fca sarebbe stato ancora più positivo».

Piazza Affari ha apprezzato l'inizio d'anno di Fca: +2% il titolo, alla fine della giornata a 19,53 euro. Sale del 5% a 1,6 miliardi l'ebit adjusted; cresce di 50 punti base, al 6%, anche il margine di gruppo; utile netto adjusted e utile netto in rialzo del 55% e del 59%, a 1 miliardo; in calo del 2%, invece, i ricavi netti (27,027 miliardi), mentre le consegne complessive di veicoli segnano 1,204 milioni (+5%). A premiare le vendite, spiega Fca, le aree Nafta (grazie anche alla tattica degli incentivi) e Sudamerica, in continua ripresa dopo una lunga crisi.

Marchionne, infine, ha ribadito che il bilancio 2018 sarà l'ultimo a portare la sua firma.

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