Economia

"FederlegnoArredo in prima fila alla XXI Triennale"

Milano capitale mondiale del design al centro dell'assemblea generale. Snaidero spiega perché la sua federazione ha aderito all'International Exhibition in programma dal 2 aprile al 16 settembre 2016

"FederlegnoArredo in prima fila alla XXI Triennale"

«FederlegnoArredo guarda al futuro. Milano capitale mondiale del design e dell'architettura». È il tema del dibattito pubblico che si è svolto ieri alla Triennale, a margine dell'assemblea generale di FederlegnoArredo. In prima mattinata - in seduta privata - gli associati hanno approvato il consuntivo 2014 e il preventivo 2015, ratificando infine la riconferma dei collegi dei probiviri e dei revisori contabili. Al dibattito sono intervenuti il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, il presidente della Triennale, Claudio De Albertis, il presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero e il capo di Confindustria, Giorgio Squinzi. Quindi l'annuncio: la federazione di Foro Buonaparte aderisce alla XXI Triennale International Exhibition che si svolgerà a Milano dal 2 aprile al 12 settembre 2016 e che avrà per tema «Il nuovo paesaggio domestico italiano».
Milano si prepara così all'evento dedicato all'architettura e al design: «E noi - ha detto Snaidero - siamo orgogliosi di essere i primi ad annunciare l'adesione a questo grande progetto». Che, ovviamente, implica anche investimenti.

«Da più di cinquant'anni - ha aggiunto Snaidero - il Salone del Mobile ci racconta una storia di passione, di impresa, di innovazione e progettualità. Una storia che intercetta la capacità imprenditoriale del legno-arredo italiano con l'energia e la creatività di Milano. Una storia che dimostra anche la capacità di accogliere gli stimoli e le sollecitazioni che ci propone il design di tutto il mondo».

La capitale del design e FederlegnoArredo, quindi, insegnano che fare sistema in Italia non solo è possibile, ma dimostrano come il processo sià già iniziato: «Con questa operazione - ha sottolineato Snaidero - abbiamo voluto dare il seguente segnale a tutto il mondo: il Salone del Mobile e FederlegnoArredo sono sempre in prima fila. E non dimentichiamo che in occasione della XXI Triennale saranno presenti a Milano tra gli 80 e i 90 Paesi. Come si può notare, l'evento è un'appendice di Expo, che precede di qualche giorno il prossimo Salone del Mobile il quale, a sua volta, nel 2016 presenta le rassegne della cucina e del bagno. In tutto questo ci conforta l'impegno del ministero degli Esteri, mirato ad accompagnarci passo dopo passo in giro per il mondo coinvolgendo tutta la rete diplomatica, dalle ambasciate ai consolati».

Molto attiva su più fronti, la federazione di Foro Buonaparte, in realtà, sta dettando le nuove regole del business, in Italia e soprattutto all'estero.
«Fa parte della nostra strategia - ha aggiunto Snaidero - che punta a completare un processo di internazionalizzazione sempre più spinto per conquistare nuove realtà di mercato. Da qui la nostra adesione incondizionata e significativa alla XXI Triennale. E soprattutto oggi paga la nostra scelta di fusione avvenuta nel nostro gruppo. Voglio dire che finalmente abbiamo un solo organismo che gestisce tutti gli eventi: dal Salone del Mobile a Made expo, dai Saloni WorldWide di Mosca alla rassegna del mobile italiano che porteremo a Shanghai verso la fine del 2016. E, naturalmente, la nostra presenza da protagonisti a Expo 2015 e alla XXI Triennale International Exhibition della prossima primavera».

Numeri alla mano, si può parlare di strategie vincenti, perché a oggi «l'export ci ha consentito di recuperare circa 4 miliardi di fatturato sull'annus horribilis (il 2009, ndr). Non è poco. Ci confortano le eccellenti performance registrate sui mercati cinese e americano. Stiamo recuperando anche sul fronte russo, mercato entrato in crisi per le note vicende sfociate nelle sanzioni volute dall'Unione Europea e nelle controsanzioni adottate da Mosca. E qualche segnale positivo arriva infine dal mercato interno».
Se, come recita il titolo del dibattito di ieri, «FederlegnoArredo guarda al futuro», che futuro sarà? «Sono ottimista - conclude Snaidero - Vedo un futuro roseo per le nostre aziende. Ma c'è ancora da lavorare senza dimenticare che la lunga crisi ha cambiato le regole del gioco. Anzi, ha cambiato il mondo.

Ma io ci vedo un'opportunità».

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