Economia

Il Financial Times: la riforma del lavoro penalizza i giovani

Il giornale della City: "Nel dibattito parlamentare italiano non si è parlato dei 600mila giovani disoccupati, la generazione dei senza lavoro". Approvate in Commissione modifiche su ammortizzatori sociali e flessibilità in entrata

Il Financial Times: la riforma del lavoro penalizza i giovani

Il Financial Times torna a occuparsi dell'Italia. Questa volta non per dare i voti al governo ma per affrontare un tema decisamente caldo: la riforma del lavoro. Il giornale economico britannico ricorda che nel dibattito parlamentare sulla riforma in Italia, la battaglia "più accesa" si è combattuta sul come proteggere i vecchi dipendenti vicini alla pensione. Ma non si è parlato quasi per niente dell'esercito dei 600mila giovani disoccupati che non riescono a entrare nel mondo del lavoro. Il Financial Times dedica un servizio a quella che chiama "la generazione dei senza lavoro".

Poi il quotidiano della City entra nello specifico e citando alcuni economisti italiani scrive che la riforma non ha fatto altro che penalizzare i giovani: "Corriamo il rischio di perdere per sempre queste persone se non hanno accesso al mercato del lavoro quando sono giovani e se non acquistano delle competenze", dice al giornale Gustavo Piga, professore di economia a Tor Vergata. "Oltre al dramma umano, l’Italia rischia di perdere miliardi di euro in Pil se una grande fetta della popolazione non diventa parte della forza lavoro", sottolinea Piga.

Gli fa eco Tito Boeri che dice all’Ft: "Il nuovo sistema penalizza i giovani e non ha fatto nulla per affrontare il problema". Secondo il professore della Bocconi la riforma Fornero permette ad un nuovo assunto con un contratto permanente di avere le stesse protezioni di un dipendente con 30 anni di lavoro. Ciò scoraggia le aziende dall’assumere e dunque costringe i giovani a saltare da un lavoro all’altro per tutta la vita. Alla fine, sottolinea Boeri, tutto questo andrà ad incidere sulla crescita economica del Paese.

Dalla Camera ok alle modifiche sul testo

Le commissioni Finanze e Attività produttive della Camera hanno dato il via libera alle modifiche alla riforma del lavoro che ha recentemente ottenuto l’ok del parlamento. Approvato un emendamento al decreto sviluppo frutto di un accordo tra i partiti di maggioranza e il governo.

Le correzioni alla riforma del lavoro riguardano le disposizioni sugli ammortizzatori sociali e flessibilità in entrata.

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