Economia

Fininvest arriva al 41% di Mediaset

La holding ha investito 55 milioni per l'1,27% del capitale e per aumentare i diritti di voto

Fininvest arriva al 41% di Mediaset

Come era prevedibile Fininvest si rafforza in Mediaset salendo al 39,5% del capitale e al 41,09% nei diritti di voto per contrastare la scalata dei francesi di Vivendi che hanno circa il 30%. La holding presieduta da Marina Berlusconi ha comunicato ieri nel tardo pomeriggio di avere acquistato 15 milioni di azioni ordinarie di Mediaset, pari all' 1,27% del capitale, con un esborso di circa 55 milioni. Fininvest può effettuare acquisiti sul capitale di Mediaset limitatamente al 5% del capitale ogni anno, nel rispetto delle norme sull'Opa.

Ora, per completare la quota annuale, la società potrebbe effettuare ulteriori acquisiti per il rimanente 3,7%, ma solo dal prossimo dicembre. Nel dicembre scorso infatti è scattata la scalata di Vivendi sul capitale di Mediaset e, come contromisura, Fininvest aveva fatto immediati acquisti in Borsa per il 3,5% rimanente sul 2016. La disciplina sull'Opa infatti farebbe scattare l'obbligo di offerta pubblica peri soci di controllo che, nell'arco di dodici mesi, incrementino la propria partecipazione oltre il 5%. La salita nel capitale era comunque scontata e arriva a pochi giorni da un'altra mossa «anti Vivendi» varata dallo stesso consiglio di amministrazione della società di Cologno Monzese. Martedì scorso Mediaset ha deliberato l'acquisto di azioni proprie fino al 10%, un'operazione da effettuarsi entro l'approvazione dei conti 2017 nella prossima assemblea dei soci prevista per il 28 giugno o entro 18 mesi dal via libera assembleare.

Intanto in Francia Vivendi (che in Italia possiede oltre al 30% di Mediaset anche il 24% di Telecom) ha deciso di acquisire Havas. La mossa rafforza l'idea che il patron di entrambe le società, Vincent Bollorè, voglia creare un grande gruppo media attorno a Vivendi.

E dunque, secondo gli analisti, avrebbe senso per Vivendi, come soluzione da proporre all'Agcom entro il termine prestabilito del 18 giugno, mantenere la presenza in Mediaset sterilizzando però la quota al 10% per i diritti di voto. Alla Borsa di Parigi le nozze Vivendi- Havas hanno fatto salire i titoli del 4,4% e del 9%. Havas si è infatti allineata al prezzo d'Opa. Vivendi, che ha perso i diritti sulla Champions in Francia andati alla società di tlc Sfr, ha vinto un contenzioso da oltre 300 milioni di euro con il fisco francese.

Sul fronte italiano resta l'incertezza. L'impegno preso da Vivendi con l'Antitrust Ue (per il controllo di fatto su Telecom) di vendere il 70%, della controllata Telecom Persidera (torri tv) potrebbe non essere rispettato, dato l'ex-monopolista potrebbe opporsi alla vendita, non concordata con i suoi manager.

In questo caso la sterlizzazione dei diritti di voto di Vivendi nella quota in Mediaset (che a sua volta controlla un altra società di torri tv, Ei Towers) diventerebbe imprescindibile.

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