Economia

Fisco, in arrivo 200mila accertamenti sul 730

Più di 220 mila lettere arriveranno agli italiani per accertamenti fiscali sul 730. Ad ottobre scatta l'invio delle comunicazioni

Fisco, in arrivo 200mila accertamenti sul 730

Più di 220 mila lettere arriveranno agli italiani per accertamenti fiscali sul 730. A rivelarlo in un'intervista al Sole 24 ore è la numero uno dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi: "Il sistema della precompilata ha in sé il vantaggio di poter disporre con largo anticipo di informazioni utili per l’attività di compliance nei confronti dei cittadini che non hanno presentato la dichiarazione. Anche quest’anno, in autunno, prevediamo di inviare queste lettere, affinando i criteri di estrazione dei soggetti rispetto al 2015. Non sappiamo ancora quanti saranno i cittadini interessati, considerato che c’è tempo fino al 30 settembre per trasmettere Unico, ma è ragionevole pensare che i volumi (degli accertamenti, ndr) saranno analoghi a quelli dello scorso anno". La Orlandi parla anche delle nuove tecniche per gli accertamenti varate dal Fisco: "Visti i positivi riscontri, stiamo gradualmente aumentando i criteri di incrocio e ampliando la platea dei contribuenti destinatari delle comunicazioni preventive. L’obiettivo che perseguiamo è quello di comunicare prima della presentazione della dichiarazione annuale i dati in nostro possesso relativi all’anno d’imposta da dichiarare e le anomalie già riscontrate nelle precedenti dichiarazioni, consentendo al contribuente di non fare errori in dichiarazione e correggere con sanzioni molto ridotte gli errori già fatti. In questo modo, i contribuenti eviteranno di essere sottoposti a controllo e le energie dell’Agenzia verranno rivolte verso le forme di evasione più gravi e fraudolente". Infine parla degli accertamenti in banca: "Per le indagini finanziarie il loro uso deve essere appropriato e finalizzato ad attuare ricostruzioni credibili e realistiche. Questo strumento, quindi, è da adoperare solo a valle di un’attenta analisi del rischio da cui emergano significative anomalie dichiarative e nel caso in cui sia già in corso un’attività istruttoria d’ufficio.

Le indagini finanziarie non costituiscono uno strumento di applicazione automatica, ma richiedono un’elaborazione e valutazione successiva, secondo logiche di proporzione e ragionevolezza".

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