Economia

Il Fisco "bussa" alla porta: i professionisti nel mirino

Dai dentisti agli architetti: chi ha uno studio finisce nella morsa delle Entrate. Una raffica di controlli in arrivo sui professionisti

Il Fisco "bussa" alla porta: i professionisti nel mirino

Il Fisco ha deciso di approfondire i controlli sui professionisti. Sta per partire una vera e propria offensiva fiscale che metterà nel mirino miglia di studi o attività sul tutto il territorio nazionale. Infatti i professionisti riceveranno nelle prossime settimane una serie di comunicazioni e di lettere per alcuni accertamenti del Fisco. Sotto controllo finiranno, come ricorda ilSole 24 Ore, i compensi certificati da sostituti di imposta ma anche tutte le informazioni reperibili dal Fisco con lo spesometro. Viene dunque messa sul campo una delle armi del Fisco che "declina" la nuova stagione fiscale basata su un pressing di controlli senza precedenti per recuperare risorse dalla lotta all'invasione. E così insieme al risparmiometro anche lo spesometro sarà fondamentale in fase di verifica. E il metodo di controllo si fa sempre più preciso col passare degli anni. Infatti nelle fasi di verifica, il Fisco ha studiato procedure tarate per ogni tipologia di professionista. Una mossa che però deriva dai controlli generici che sono comunque in prima battuta piuttosto approfonditi. Infatti nella prima fase di accertamento vengono messi "sotto torchio" tutti i professionisti che dichiarano una cifra elevata di compensi per poi però avere un'enorme fetta di deduzione con cui abbassano la quota del reddito imponibile. Il primo passo che viene fatto comunque è quello che prevede una consultazione della anagrafe tributaria. Qui sono presenti i dati che permettono una prima fotografia del professionista sul fronte tributario.

Poi si passa all'uso del web per raccogliere tutte quelle informazioni che riguardano la categoria del professionista finito nella morsa dei controlli. In alcuni casi possono anche venire usati gli appostamenti della Gdf per monitorare meglio il professionista. La fase successiva per l'accertamento prevede anche una ispezione nei locali dove viene svolta l'attività per prendere nota del numero di dipendenti e delle dimensioni della struttura. Nel caso in cui la stessa attività venga svolta su più locali, allora prima del controllo è necessaria la presenza del professionista in ogni struttura. Per ogni verifica vine e redatto un verbale e viene presa nota anche delle risposte del contribuente. Poi il tutto viene spedito alle Entrate che entro due mesi danno il via alla vera e propria contestazione fiscale. Toccherà poi al contribuente presentare una propria difesa per evitare il salasso della sanzione. Insomma con la nuova manovra tutti questi meccanismi verranno inaspriti. Il governo non ha mai nascosto di voler far cassa con il recupero dell'evasione.

Ma a quanto pare l'offensiva rischia di cerare un accanimento fiscale con lunghi accertamenti anche sui contribuenti che pagano regolarmente.

Commenti