Economia

Gilberto Benetton dice no alle collette

La famiglia non parteciperà all'aumento del Sole 24 Ore

Cinzia Meoni

Il signor «No» ha un nuovo volto, quello Gilberto Benetton. L'imprenditore, tra i fondatori dell'impero di Ponzano Veneto racchiuso nella holding di famiglia (Edizione), ha chiarito di non aver alcuna intenzione di partecipare né alla colletta per le banche venete, né a quella per il Sole 24Ore.

«Secondo me hanno il buon senso di non chiedercelo» ha risposto l'imprenditore di Ponzano Veneto a chi, a margine di un convengo in Bocconi, gli chiedeva se la sua famiglia contribuirà al salvataggio delle due banche che proprio in Veneto, patria dei Benetton, hanno il loro cuore nevralgico. Pur non avendo alcuna intenzione di aprire il portafoglio, Benetton si è detto sicuro che «il governo debba trovare una soluzione a tutti i costi».

Anche per il quotidiano di Confindustria, per cui è in programma una ricapitalizzazione da 50 milioni (due volte e mezzo la capitalizzazione attuale), il 12° uomo più ricco d'Italia ha fatto un passo indietro, tirandosi fuori dalla partita in corso. In mancanza dell'obolo, Ponzano Veneto, azionista al 2% del capitale di Via Monterosa, imbocca la via di uscita, posto che la prossima iniezione di risorse nel Sole, azzererà le partecipazioni attuali.

La sola apertura concessa ieri da Gilberto Benetton, al di fuori delle attività «di famiglia» è stata verso Mediobanca per cui si prospetta il rinnovo del patto di sindacato entro fine anno. Nonostante il fascino dell'ultimo salotto buono di Piazza Affari, in questi anni, sia un po' decaduto, l'imprenditore ha sottolineato di non aver alcuna intenzione di abbandonare Piazzetta Cuccia di cui ha in mano il 2,14% del capitale. «Noi rinnoviamo sicuramente» ha sostenuto Benetton.

L'imprenditore ha poi confermato che il business originario, quello tessile oggi al centro di un piano di ristrutturazione, rimarrà «strategico». «C'è il nostro cuore, in questo marchio, da parte di tutta la famiglia. Faremo tutto il possibile per rilanciarlo» ha dichiarato l'imprenditore. Intanto cresce sul mercato l'attesa per il matrimonio italo spagnolo tra Atlantia e Abertis. «Credo che il prezzo sia giusto e a dirlo non sono io ma il mercato» ha dichiarato Marco Patuano, a.d.

di Edizione, che si è detto «sono molto ottimista», sull'esito dell'operazione.

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