Economia

Grecia, c'è il sì dei creditori, ma l'Eurogruppo frena: "Non ci siamo ancora"

Il premier incassa il sì del parlamento e l'ottimismo della Troika, ma Dijsselbloem frena: "Molte le critiche". Schaeuble: "Proposte non credibili". Domani il summit dei leader europei

Grecia, c'è il sì dei creditori, ma l'Eurogruppo frena: "Non ci siamo ancora"

Sembrava si fosse trovata la quadra: nonostante il referendum che aveva bocciato le proposte dell'Europa e il negoziato in stallo per giorni, la Grecia ha finalmente presentato un piano di riforme credibili, al punto che i creditori hanno aperto a un nuovo piano di aiuti persino maggiore rispetto al prestito richiesto. Ma l'Eurogruppo frena: per il presidente è difficile fidarsi ancora di Atene.

Tutto è iniziato nella notte. Dopo una giornata di ottimisimo, è arrivato il primo via libera dai tecnici delle istituzioni: secondo alcune fonti europee, infatti, per i creditori la proposta di Alexis Tsipras è "una buona base di trattativa" per concedere un nuovo finanziamento da 74 miliardi di euro, di cui 58 dal fondo salva Stati Esm e 16 dall'Fmi: Le tre istituzioni (Ue, Bce, Fmi) hanno convenuto di dare una valutazione positiva alle riforme proposte e inviate dal governo greco".

Poco dopo il parlamento greco ha approvato una mozione che permette alle proposte di riforme del governo di essere usate come base per i negoziati, aprendo di fatto il via a un accordo in vista dell'Eurogruppo. E questo nonostante i malumori interni a Syriza, partito di Tsipras, la cui minoranza non ha partecipato al voto o ha votato contro.

Ma all'avvio del summit di oggi sono tornati i dubbi: "Sarà un incontro abbastanza difficile", ha detto Jeroen Dijsselbloem, "Ancora non ci siamo: ci sono molte critiche alle proposte greche sulla sostanza e un grosso problema di fiducia. Tsipras deve mostrare grande impegno per ricostruire la fiducia".

Anche se l'Eurogruppo dovesse dare il sì alla riapertura dei negoziati, tra l'altro, la palla passerebbe poi ai leader europei, che domani si riuniscono per dare il proprio parere sulle proposte di Atene. E lì la questione si fa più spinosa, soprattutto per quanto riguarda la Germania.

Se Angela Merkel sembra pronta a fare qualche concessione pur di risolvere la questione, infatti, il ministro delle finanze, Wolfgang Schaeuble, è più duro: "Non vedo come potremo raggiungere facilmente un accordo", dice, "Il governo greco ha fatto di tutto per minare la fiducia e le proposte greche "non sono credibili".

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