Economia

Gubitosi si prende Sparkle e Inwit E rafforza la squadra di Telecom

Le due controllate strategiche passano sotto la guida dell'ad

Gubitosi si prende Sparkle e Inwit E rafforza la squadra di Telecom

Prime mosse dell'ad Luigi Gubitosi in Tim. Inwit e Sparkle non fanno più parte della divisione Infrastrutture guidata da Stefano Siragusa che resta però a capo dell'asset fondamentale, ossia la rete. Mentre le torri di trasmissione Inwit e i cavi sottomarini di Sparkle, passano sotto il diretto riferimento dell'ad. Per Inwit, già quotata in Borsa e Sparkle, soggetta al golden power, si è più volte parlato nei mesi scorsi dell'ipotesi di vendita. Ora bisognerà capire cosa ha intenzione di fare Gubitosi di questi asset. Intanto comunque ha rafforzato la squadra con alcuni fedelissimi come Carola Bardelli, investor relator, Simone Cantagallo per la comunicazione istituzionale e Carlo Nardello, già con Gubitosi in Alitalia e Rai, che sarà chief strategic development & transformation office. Forse può apparire strano che in un momento di tensione interna al cda tra i primi azionisti della società - Vivendi e il fondo Elliott - Gubitosi nomini nuovi dirigenti. In realtà l'ad non è stato messo in discussione dai francesi e non è tra i 5 consiglieri di cui Vivendi ha chiesto le dimissioni nella prossima assemblea che sarà convocata, si pensa verso fine febbraio, dal cda del 14 gennaio. Il contrattacco dei francesi (che controllano il 23,9% di Tim) al fondo Elliott, che detiene un pacchetto dell'8,9% ma che potrebbe salire al 10%, parte il 14 dicembre, con l'accusa al presidente Fulvio Conti di aver orchestrato la manovra che ha destituito l'ex ad Amos Genish. La richiesta di revoca di 5 consiglieri in quota Elliott riguarda, oltre al presidente, anche Alfredo Altavilla, Massimo Ferrari, Dante Roscini, Paola Giannotti. Per sostituirli Vivendi ha pensato a Flavia Mazzarella, Franco Bernabè e Gabriele Galateri di Genola, entrambi veterani di Telecom, Rob van der Valk e Francesco Vatalaro.

Il nodo della discordia fra Vivendi e Tim riguarda la rete, che Elliott sarebbe disposta a scorporare mentre Vivendi la vuole mantenere all'interno del perimetro aziendale. Ieri in Borsa Tim ha chiuso in calo dello 0,4% a 50 centesimi

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