Economia

Hogan spiega la sua Alitalia A novembre l'ok dell'Ue

Il leader di Etihad incontra i dipendenti. Angeletti: «Questi sono i manager giusti» Già coinvolto il futuro ad Cassano. Colaninno: «Farò l'azionista e resto in consiglio»

Un mese fa, alla presentazione romana degli accordi tra Alitalia ed Etihad, il numero uno di quest'ultima, James Hogan, aveva promesso: ci vediamo a settembre. Ieri, nello stesso Hotel Eden, si è svolto il rito delle presentazioni ufficiali a dirigenti, quadri, sindacati. Oggi sarà la volta della gran parte dei dipendenti, alcune migliaia, suddivisi in diversi gruppi. Nel pomeriggio Hogan ha incontrato anche il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, che annuncia: «La prossima settimana l'accordo sarà notificato alla Ue».

Oltre che Hogan, ieri il protagonista della giornata è stato anche l'attuale presidente di Alitalia, Roberto Colaninno. Tra i due il confronto, in questi mesi, ha avuto anche momenti di tensione, ma ad accordo fatto sono emersi i lati positivi di un rapporto che si è saldato. Colaninno, che ha confermato la decisione di essere sollevato dall'incarico di presidente, ha annunciato il suo desiderio di «fare l'azionista» e di sedere comunque nel cda. Segno palese di fiducia nell'operazione che ha contribuito a costruire; del resto Colaninno è stato uno dei pochi soci fondatori che, dal 2008, ha continuato a mettere mano al portafogli - attraverso la sua Immsi - per aumenti di capitale e prestiti, sempre coerente con l'impegno assunto per la start-up avviata nel 2009. Coerenza che oggi si stringe con un'aspettativa: forse la partnership con gli arabi permetterà ai Capitani coraggiosi che hanno continuato a crederci di rientrare del loro investimento, o comunque di ottenere qualche soddisfazione economica.

Due le riunioni che si sono succedute dalla tarda mattinata: una con i dirigenti, una con i quadri, 150 persone in tutto. Al tavolo sedevano Colaninno, l'ad uscente Gabriele del Torchio, l'ad designato Silvano Cassano e il nuovo direttore commerciale Ariodante Valeri (proveniente dalla stessa Grandi Navi Veloci dov'è stato ad Cassano), che entrerà in servizio il primo ottobre. Colaninno ha avuto parole di compiacimento nei confronti di Luca di Montezemolo, da tutti indicato come il prossimo presidente. Cordiale e costruttivo anche l'incontro con i sindacati: «Questi sono manager che hanno l'obbiettivo di far funzionare bene l'azienda», ha commentato il segretario generale della Uil Luigi Angeletti.

In tutti gli incontri Hogan ha ribadito le linee di sviluppo che saranno impresse ad Alitalia: incremento dell'attività sul lungo raggio, riduzione sul breve e medio, sinergie con le altre compagnie partecipate in Europa, recupero del traffico perso nel Nord Italia, convivenza costruttiva tra Malpensa e Linate, sviluppo del settore merci.

Del Torchio, da parte sua, è fiducioso sul fatto che l'iter autorizzativo a Bruxelles fili liscio e si concluda per novembre. Sono circa 400 finora i dipendenti che hanno scelto l'adesione volontaria alla mobilità, ottenendo l'incentivo di 10mila euro.

Ryanair, con la consueta tempestività, ha fatto sapere che sarà pronta a sostituire Alitalia in tutti i collegamenti di breve e medio raggio che dismetterà.

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