Economia

Intel punta 15 miliardi sull'auto senza pilota

Pronta la collaborazione con Bmw e Daimler per la realizzazione dei primi modelli

Intel punta 15 miliardi sull'auto senza pilota

L'auto senza conducente è «the next big things». I veicoli che si guidano da soli, dotati di software intelligente, migliaia di sensori sparsi su tutta la carrozzeria e collegati alla «Nuvola» tramite le reti 5G a rappresentare la prossima sfida tecnologica mondiale. Per questo i grandi produttori di chip, ossia il cuore pulsante dell'auto intelligente stanno facendo shopping per assicurarsi il mercato. Ecco spiegata la mossa di Intel che ieri ha siglato un accordo per acquistare Mobileye, una delle società più attive in questo campo. L'accordo vale 15,3 miliardi di dollari e prevede che i soci di Mobileye ricevano 63,54 dollari per azione, con un premio del 34%.

Mobileye, fondata 18 anni fa a Gerusalemme, è specializzata nella progettazione di videocamere e sensori già utilizzati per alcuni optional (come i sistemi per l'assistenza alla guida) oggi offerti in molti modelli automobilistici ma sta attualmente lavorando per immettere le sue tecnologie al centro di alcuni dei maggiori progetti per lo sviluppo dei veicoli a guida completamente autonoma. L'accordo «fonde gli occhi intelligenti del veicolo autonomo con il cervello intelligente che guida realmente l'auto»- ha detto l'amministratore delegato di Intel Brian Krzanich.

In tale contesto rientra la collaborazione con Bmw e la stessa Intel per testare circa 40 auto a guida autonoma su strade urbane ed extraurbane. Per la multinazionale californiana si tratta dell'ennesimo investimento in un campo che vede una crescente presenza di aziende tecnologiche (Google e Uber) e case automobilistiche interessate a sviluppare questi sistemi che dovrebbero essere commercializzati nelle apposite vetture entro il 2020.

Intel da tempo sta cercando di diversificare i suoi chip nel settore dell'automotive per questo motivo già a gennaio aveva annunciato l'acquisizione del 15% del capitale di Here, azienda di mappe e servizi di geolocalizzazione partecipata da produttori automobilistici come Bmw , Daimler e Audi che sta lavorando per sviluppare una specifica piattaforma per tecnologie dedicate alla navigazione per auto a guida autonoma. Intel non è sola in questa corsa.

Lo scorso ottobre Qualcomm ha annunciato un accordo 47 miliardi di dollari per l'acquisizione Nxp, il più grande fornitore di chip automobilistico. Del resto anche StM, produttore di chip franco italiano, sta puntando su questo settore.

Quanto alle reti 5G Tim ha iniziato una sperimentazione a Torino dove già nel 2018 sarà operativa la nuova rete a banda ultralarga mobile.

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