Economia

«Come investire in azioni usando le idee dei Nobel»

Il manager di Eurizon (Intesa Sanpaolo): «Grazie a queste teorie si dribblano le inefficienze dei mercati»

Onofrio Lopez

Investire sui mercati azionari europei e Usa con l'obiettivo di ottenere rendimenti in linea con quelli medi storici, ma con un più basso livello di volatilità e su un orizzonte temporale di 7 anni. Il tutto sfruttando le inefficienze dei mercati stessi, basandosi sulle ricerche di finanza comportamentale i cui autori sono stati insigniti del premio Nobel. Questa è la strategia che Eurizon del gruppo Intesa Sanpaolo ha lanciato sette anni fa con Eurizon Fund Azioni Strategia Flessibile. Ne abbiamo tracciato un primo bilancio con Corrado Gaudenzi, responsabile del team Long term sustainable strategies di Eurizon.

Dottor Gaudenzi, come si creano queste nuove strategie di gestione?

«I mercati finanziari sono inefficienti perché le scelte delle persone spesso non sono razionali. Le inefficienze sono di due tipi. La prima e più importante è stata messa in luce dal premio Nobel 2013, Robert Shiller, che ha dimostrato che i prezzi sui mercati azionari, considerati in aggregato, nel tempo tendono a oscillare attorno al loro valore intrinseco. Tutto ciò consente di avere occasioni di acquisto quando i prezzi sono attraenti e di vendita quando sono cari».

E la seconda?

«L'altra forte inefficienza è stata documentata dal professor Richard Thaler, Nobel 2017, e riguarda la tendenza delle persone a focalizzarsi su un insieme ristretto di informazioni assegnando un peso sproporzionato alle notizie più recenti, positive o negative che siano. Questo significa che i singoli titoli sono soggetti a una forte volatilità rispetto al loro valore intrinseco».

Che insegnamento se ne trae?

«Che bisogna essere disciplinati. Se si comprano titoli di un'azienda sottovalutata, in caso di peggioramento dei fondamentali bisogna essere disposti a vendere anche accettando una perdita. Questo è un comportamento che le persone non adottano perché, come spiegano i premi Nobel Kahneman e Tversky, in quelle situazioni si preferisce rischiare moltissimo nonostante le basse probabilità di recupero del capitale investito».

Come ci si focalizza sui bisogni del cliente in questi casi?

«Ci aiutano i consulenti finanziari. Il nostro ruolo, infatti, è realizzare soluzioni di investimento che soddisfino gli obiettivi di medio-lungo periodo delle persone che possono tollerare un livello di volatilità concordato. Il vantaggio del cliente è che non deve sostenere i costi economici e psicologici dello sfruttamento delle inefficienze del mercato».

Cambia anche la scelta dei benchmark?

«Anziché definire un indice abbiamo fatto uno sforzo per trasformarlo in un obiettivo di rendimento medio, in un orizzonte temporale e in un livello di volatilità massima. Gli investimenti che proponiamo hanno un obiettivo di rendimento dl 4-5% annuo in termini reali che è la media storica dei mercati azionari. Mentre il buy and hold può richiedere 20 anni per ottenere un rendimento positivo quando le cose vanno male, noi ci prefiggiamo l'obiettivo di accorciare a 7 anni questo periodo. Se durante il periodo di investimento le azioni dovessero subire una forte perdita, il nostro obiettivo è contenerne l'entità, in modo da recuperare più velocemente».

Come si struttura e come varia il portafoglio?

«Noi diversifichiamo su 120 aziende di Europa e Stati Uniti che distribuiscono dividendi elevati e sostenibili. Ogni azienda viene equi-pesata per minimizzare le conseguenze negative di eventi estremi. Quando i prezzi scendono aumentiamo la componente azionaria e la diminuiamo quando salgono. L'esposizione non scende mai sotto il 50% e non arriva mai al 100%. Per diminuire la volatilità investiamo la quota non azionaria in strumenti di mercato monetario e copriamo sempre il rischio di cambio».

Come interpretate l'attuale trend dei mercati?

«Non formuliamo previsioni sulla prosecuzione delle tendenze in atto, proprio perché in questo prodotto abbiamo come obiettivo principale quello di sfruttare le inefficienze di medio/lungo periodo. Se nei prossimi 6-12 mesi il trend rialzista proseguisse, i sottoscrittori parteciperanno con un'esposizione ridotta.

Se invece il trend dovesse invertirsi, allora avremo la possibilità di acquistare a prezzi più attraenti».

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