Economia

Istat, disoccupazione stabile ad aprile

Dopo 10 anni si è quindi tornati ai livelli pre-crisi ma con un mercato del lavoro trasformato: è aumentata la quota delle donne occupate, i lavoratori sono più anziani e si contano più contratti a tempo determinato

Istat, disoccupazione stabile ad aprile

L'Istat fornisce gli ultimi dati sulla disoccupazione. Ad aprile il tasso si attesta all'11,2%, stabile rispetto a marzo. Le persone in cerca di occupazione sono in aumento dello 0,6% (+17 mila). I dati evidenziano che dopo 10 anni si è tornati ai livelli pre-crisi, ma con un mercato del lavoro trasformato: è aumentata la quota delle donne occupate, i lavoratori sono più anziani e si contano più contratti a tempo determinato.

La crescita della disoccupazione si concentra soprattuttio tra gli uomini, distribuendosi in tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. Nei dodici mesi aumenta il numero di disoccupati (+0,8%, +24 mila) mentre cala fortemente quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,4%, -318 mila).

Il numero di occupati ad aprile è aumentato a 23,2 milioni, un numero che non si registrava dall’inizio delle serie storiche, nel 1977. Dall’istituto statistico spiegano che nel mese si è superato il livello di occupati precrisi di aprile 2008. In questi 10 anni è aumentata la partecipazione femminile e si è alzata l’età media. Il numero dei posti a termine è a 2,913 milioni in aprile, una quota del 13% del totale, nel 2008 erano il 10%.

"Nel momento in cui mi accingo a lasciare il mio incarico di governo - commenta il ministro del Lavoro Giuliano Poletti - posso dire che i dati Istat relativi al mese di aprile, con 64 mila occupati in più rispetto al mese precedente, testimoniano come l’attività di questi anni abbia prodotto risultati positivi". "Il numero complessivo degli occupati, 23 milioni e 200 mila, evidenzia - fa notare Poletti - un aumento di 1 milione e 34 mila unità rispetto a febbraio 2014 e rappresenta il livello più alto dall’inizio delle rilevazioni dell’Istituto, superando anche il picco che si era registrato ad aprile 2008. Contemporaneamente, i disoccupati sono diminuiti di 346mila unità e gli inattivi di oltre 1milione. Il tasso di disoccupazione giovanile -che resta il problema più acuto per il nostro mercato del lavoro, insieme alla bassa partecipazione delle donne (che pure segna il suo massimo, al 49,4%)- è diminuito di circa 10 punti percentuali.

«Il mio augurio - conclude - è che il nuovo governo possa continuare sulla strada intrapresa senza disperdere quanto di buon è stato fatto in questi anni".

Commenti