Economia

L’insostenibile leggerezza di un rialzo quasi perfetto

Siamo arrivati a maggio, il tanto temuto maggio, e ci siamo arrivati con un mercato che è salito come una lippa

L’insostenibile leggerezza di un rialzo quasi perfetto

L’insostenibile leggerezza di un rialzo di Borsa quasi perfetto. Se c’è qualcuno che dice che i grafici sono inutili posto qui sotto un grafico del nostro indice Ftse All Share da cui si vede come rispetto al “rumore” dell’andamento del grafico fino a pochi mesi fa questo rialzo si erge come una spada nel cielo, senza esitazioni e senza tremolii. Insomma, abbiamo ‘sto pezzo di grafico tutto dritto che ictu oculi contrasta con il su e giù dell'anno precedente.

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Detta così significa poco. Se ci ragioniamo sopra scopriamo che le considerazioni sono 3:

  1. I mercati hanno reagito bruscamente al rialzo alle prospettive di una recessione. La recessione c’è stata ma è stata “tecnica” ed ora è stata riassorbita da un primo trimestre 2019 con un eccitante +1% del PIL
  2. La situazione di costante allentamento della politica monetaria, allentamento che perdura da anni e che non mostra segni di voler cambiare, significa che la festa del costo del denaro a zero non è finita e quindi azioni sì e bond no.
  3. I risultati dei bilanci aziendali annuali 2018 di molte società italiane sono assolutamente interessanti, inutile che ci nascondiamo dietro un dito.

Morale: siamo arrivati a maggio, il tanto temuto maggio, e ci siamo arrivati con un mercato che è salito come una lippa. Facile prevedere un momento di rilassamento del momentum, dove avremo come sempre una discesa degli indici e numerosi titolini che non accettano la discesa e continuano a salire. Ricordiamo che l’anno scorso il safari estivo del titolino è stato molto poco remunerativo e anche questo se è possibile da un lato dall’altro non può essere la norma.

Previsione: indice in leggero ritracciamento appena entriamo a maggio e quindi movimento laterale fino alla ripresa delle quotazioni ad agosto.

I titolini non ne risentiranno.

Sotto il profilo tecnico questa trendline è talmente attaccata a 45 gradi al corso dei prezzi che se anche venisse rotta l’obiettivo sarebbe a meno di un 5% dal punto di rottura e quindi sarebbe raggiunto in non più di 3 giorni di ribasso.

Sono molto convinto di questo, che è un aspetto sempre grafico/tecnico ma se è vero che abbiamo azzeccato con una precisione che non può essere millimetrica (e tanta fortuna) l’obiettivo di 25.000 del Ftse All Share (siamo arrivati a 24.000 e grasso che cola) proiettando verso l’alto dal punto di rottura della trendline ribassista l’ampiezza massima del grafico sotto la stessa deve essere altrettanto vero che il giochino funziona anche al ribasso e non solo al rialzo.

Per gli immemori questa era la proiezione che abbiamo fatto coram populo qualche mese or sono:

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Che questo mercato sia un po’ arrivato a battere in testa ce lo dice l’indicatore di breath del MC Clellan e soprattutto il MFI:

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Andiamo con l’analisi dei migliori titoli.

AZIMUT: ha pochissimo rumore e un trend al rialzo da manuale. Ha stornato una sola volta e non l’abbiamo presa. Se storna è nostra. Oggi l’ad Giuliani ha annunciato un primo trimestre tra i migliori della storia del gruppo. Insieme a FinecoBank sta macinando il terreno … di seguito il grafico percentile rispetto ai comparables italiani si nota subito che sta outperformando tutti eccetto Fineco (non presente nel grafico) la quale tuttavia è sovraprezzata dal mercato rispetto al fair value.

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IMA: ha ripreso forza e sul daily si nota una fortissima accumulazione:

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MOLMED: segnalazione, triangolo stretto, sembra che non ce la faccia a ritracciare pesantemente, chi compra ?

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