Economia

L'Alfa Giulia fa passerella Elkann: «Tedeschi avvisati»

I vertici di Fca da Mattarella e Renzi. L'ad Marchionne: «Con Google nessuna esclusiva, disponibili anche per Apple»

Pierluigi Bonora

Roma Chi ieri mattina di buon'ora transitava in piazza Colonna, a Roma, si è trovato di fronte un gruppo di operai in tuta grigio-rossa con lo stemma Alfa Romeo sul petto e una moltitudine di agricoltori in rappresentanza di Cia, Confagricoltura e Copagri. La differenza: i primi erano chiaramente felici e trepidanti, in attesa che l'Alfa Giulia Quadrifoglio rossa guidata da Sergio Marchionne con al fianco il presidente di Fca, John Elkann, dopo aver fatto tappa al Quirinale, varcasse il portone di Palazzo Chigi; i secondi si preparavano a inscenare una protesta.

Con le due cerimonie di ieri, la prima alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, la seconda con il premier Matteo Renzi a fare gli onori di casa, parte ufficialmente il count down finale che porterà allo sbarco sulle strade di mezzo mondo della nuova Giulia. Dalla prossima settimana inizieranno le prove riservate alla stampa internazionale (ricevimento e cena al Castello Dal Pozzo di Oleggio Castello, sul Lago Maggiore, e test sul circuito Fca di Balocco, nel Vercellese). La raccolta ordini è già iniziata: il «porte aperte» nelle concessionarie è in programma nel fine settimana del 28 e 29 maggio; subito dopo, ai primi di giugno, partiranno le vendite.

La gamma della nuova Giulia, il cui primo esemplare (la Quadrifoglio da 510 cavalli) era stato battezzato il 24 giugno 2015 nel rinnovato Museo Alfa Romeo di Arese, ha un listino compreso tra 35.500 e 80.000 euro. Quattro gli allestimenti: Super, Quadrifoglio, Business e Business Sport. Le motorizzazioni: 2.2 diesel (150 e 180 cv), V6 2.9 benzina biturbo (510 cv). Al top c'è la Quadrifoglio con sedili sportivi in pelle e Alcantara, inserti in fibra di carbonio e numerose altre dotazioni. Cambio manuale a 6 rapporti o automatico a 8 marce.

«Cassino (la fabbrica dove nasce Giulia, ndr) c'è: con orgoglio, competenza e tenacia», ha commentato Renzi, rivolgendosi agli operai schierati nel cortile di Palazzo Chigi, cogliendo la palla al balzo per ricordare come «con l'Alfa a Cassino si passerà da 4.300 posti di lavoro a 7.700 entro il 2018». E sempre Renzi ha assicurato che lo stabilimento Maserati di Modena continuerà a lavorare «senza perdita di posti e anzi con qualche assunzione in più». «Questa - il commento di Elkann - è per noi una giornata di grande orgoglio perché facciamo vedere un'auto bella, all'avanguardia dal punto di vista ingegneristico e tecnico. E che, rispetto alle rivali tedesche, è in grado di fare la sua figura». «Siamo ritornati a fare quello che facciamo bene: queste auto», ha aggiunto Marchionne. Due modelli Quadrifoglio in comodato d'uso sono stati quindi consegnati all'Arma dei Carabinieri.

L'ad di Fca è tornato sull'accordo siglato poche ore negli Usa con Google: «Questa intesa sulle auto a guida autonoma non è esclusiva; siamo disponibili a esplorare collaborazioni con altre società, per esempio Apple, che è alla ricerca di partner.

Ne ho parlato con lo stesso ad Tim Cook».

Commenti