Economia

L'ideatore del 730 precompilato: "Sarà facile, non servirà il Caf"

Parla il numero uno della società pubblica che dovrà compilare 20 milioni di dichiarazioni. Restano i nodi su immobili e spese sanitarie

L'ideatore del 730 precompilato: "Sarà facile, non servirà il Caf"

Si delineano i contorni della dichiarazione dei redditi precompilata. Il nuovo 730, appunto. Dovrebbe essere dalla parte dei cittadini. Tanto che tutti si sbracciano per assicurarci che non si saranno sgambetti e trabochetti per i contribuenti. Ma finora non c'è ancora granché di certo. "Si accederà dal sito dell’Agenzia delle Entrate in modo sicuro - spiega Cristiano Cannarsa - abbiamo il tempo per rendere queste operazioni più semplici".

Cannarsa guida la Sogei, la società controllata dal ministero dell'Economia che tiene le banche dati principali della pubblica amministrazione. In una intervista al Messaggero, assicura che "questo processo serve a semplificare i rapporti tra Fisco e contribuenti". Insomma, i contribuenti non dovranno rivolgersi ai Caf. Chi accetta la precompilata e non modifica i dati non avrà controlli fiscali. "Senza dubbio un vantaggio", chiosa Cannarsa. Che spiega: "I dati sui fabbricati andranno comunque verificati perché nel corso del 2014 potrebbero essere avvenute delle compravendite e i dati potrebbero essere non allineati con quelli presenti nel Catasto e nelle Conservatorie". Poi si provvederà anche a quello. "Un po' di rodaggio - continua il numero uno della Sogei - è necessario". Così come dal 2016 si prevede anche l’inserimento delle spese sanitarie registrate con la tessera sanitaria e "le visite specialistiche, con le relative fatture, entrano nel sistema dello spesometro".

Saranno tutte comprese.

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